Non perdere la agevolazioni fiscali per le imprese del Mezzogiorno

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura
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Nel 2023 le imprese potranno ancora usufruire di tutti gli incentivi fiscali per gli investimenti al Sud: macchinari, ricerca e sviluppo, impianti di compostaggio. Le proroghe sono state inserite con l’approvazione alla Camera della Legge di Bilancio 2023.

Il riferimento normativo è contenuto nei commi 265-270 della Legge 197/2022 (Manovra Economica con decorrenza dal 1° gennaio 2023). L’articolo 165 proroga fino al 31 dicembre 2023 l’agevolazione prevista dalla Manovra 2016, modificando l’articolo 98 della legge 208/2015. Prevede l’acquisizione di nuovi mezzi di produzione per gli stabilimenti produttivi ubicati nelle aree assistite delle regioni Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise.

Il credito d’imposta varia a seconda delle dimensioni della società

10% per le grandi aziende,
15% per le aziende di medie dimensioni,
20% per le piccole imprese.
nei comuni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo interessati dai terremoti dal 24 agosto 2016, ammonta a:
25% per le grandi aziende,
35% per le aziende di medie dimensioni,
45% per i più piccoli.

Vengono inoltre ampliate le disposizioni dell’articolo 5 del DL 91/2017 sugli investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZEE) (comma 267). In questi casi la detrazione fiscale non può superare i 100 milioni di euro per investimento. Le tariffe sono le stesse di cui sopra.

L’articolo 268 proroga nuovamente fino al 31 dicembre 2023 l’aumento delle aliquote del credito d’imposta per la ricerca e sviluppo previsto dall’articolo 244 del decreto 34/2020 a favore delle imprese localizzate nelle regioni meridionali. Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono agevolati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Anche in questo caso la tariffa varia a seconda delle dimensioni dell’azienda come segue:
45% per le piccole imprese che impiegano meno di cinquanta persone e il cui fatturato annuo o bilancio annuo non supera i 10 milioni di euro,
35% per le aziende di medie dimensioni che impiegano almeno cinquanta persone e hanno un fatturato di almeno 10 milioni di euro,
25% per le grandi imprese con almeno duecentocinquanta addetti e un fatturato superiore a 50 milioni di euro o un saldo complessivo di almeno 43 milioni di euro. Legge 160/2019: in generale ricerca di base, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico. Poi vengono i costi specifici per i privati (ricercatori e tecnici, attrezzature, software, contratti di ricerca, brevetti, consulenze).

Contributo per gli impianti di compostaggio alimentare

Prorogato fino al 2023 il contributo in credito d’imposta per le spese connesse all’installazione e all’avviamento di impianti di compostaggio nei centri agroalimentari delle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. 831 della Legge 234/2021, che è stato modificato introducendo una proroga. Il credito d’imposta è pari al 70% delle somme a carico del contribuente, ma non superiore a 1 milione di euro.

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