Non hai versato l’Iva? È un reato penale: come sanare subito l’errore

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(QuiFinanza.it) Il ravvedimento operoso può essere utilizzato anche per gli omessi versamenti Iva periodici o relativi alla dichiarazione annuale. Grazie a questo strumento, il contribuente inadempiente ha la possibilità di ridurre le sanzioni. È necessario, però, che la posizione venga sanata prima che arrivi la comunicazione di irregolarità da parte dell’Agenzia delle Entrate.

È bene ricordare, comunque, che gli eventuali omessi versamenti Iva oltre i 250.000 euro all’anno costituiscono un reato sanzionabile penalmente.

I contribuenti che risultino essere passivi Iva devono effettuare i versamenti dell’imposta, così come dalle liquidazioni mensili o trimestrali. Devono inoltre provvedere ad effettuare il pagamento basandosi su quanto emerge dalla dichiarazione Iva annuale. Il contribuente che non dovesse rispettare questi adempimenti è soggetto ad alcune sanzioni. L’ammontare delle multe corrisponde al 30% dell’omesso versamento. Questo importo può essere ridotto usufruendo dei vantaggi previsti dal ravvedimento operoso.

Vediamo nel dettaglio come si devono comportare i contribuenti per sanare gli omessi versamenti iva e contenere il più possibile le eventuali sanzioni.

Versamenti Iva: il ravvedimento operoso

Attraverso il ravvedimento operoso, il contribuente ha la possibilità di rimediare in maniera autonoma agli omessi versamenti di tributi. Perché questo strumento sia valido, deve essere utilizzato prima che intervenga l’amministrazione finanziaria.

Il ravvedimento operoso permette di ottenere alcuni vantaggi: il più importante consiste nella possibilità di versare l’imposta evasa con delle sanzioni ridotte. Per poter usufruire correttamente di questo strumento è necessario che il calcolo delle sanzioni avvenga in maniera corretta. Questo ragionamento ha un significato particolare nel momento in cui ci si riferisce agli omessi versamenti Iva: il calcolo delle somme che devono essere versate deve necessariamente tenere conto di quanto disposto dall’articolo 13 del D. Lgs n. 471/97 e dal D. Lgs. n. 472/97. Queste normative permettono ai soggetti passivi Iva, che sono colpevoli di alcune violazioni delle norme tributarie, di sfruttare il ravvedimento operoso per versare l’impost


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