Non é andato via dall’Italia, Giorgio Parisi. Rimasto nel Belpaese a fare ricerca é riuscito con non poche difficoltà a vivere del suo lavoro e a vincere. Non un premio qualsiasi, ma la massima onorificenza: l’ambito Premio Nobel per la Fisica 2021
Il fisico italiano é stato premiato per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria.
Nato il 04 agosto del 1948, Parisi è professore ordinario di Fisica Teorica alla Sapienza di Roma e ricercatore associato all’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stato anche Presidente dell’Accademia dei Lincei (2018-2021).
“Non me l’aspettavo però un po’ sapevo che era possibile e per questo mi ero tenuto il telefono vicino – dice Parisi – perché i premi possono essere come le ciliegie che, come si dice, ‘una tira l’altra’”.
La carriera di Parisi é stata costellata di grandi successi e ha dato molti contributi determinanti e ampiamente riconosciuti in diverse aree della fisica come ad esempio in fisica delle particelle, meccanica statistica, fluidodinamica, materia condensata, supercomputer. Ha, inoltre, scritto articoli su reti neurali, sistema immunitario e movimento di gruppi di animali. È stato vincitore di due advanced grant dell’Erc European Research Council, nel 2010 e nel 2016, ed è autore di oltre seicento articoli e contributi a conferenze scientifiche e di quattro libri.
Giorgio Parisi, ha ricevuto molto riconoscimenti nella sua carriera ed in particolare il 22 settembre era entrato a far parte della Clarivate Citation Laureates come studioso tra i più citati al mondo nelle pubblicazioni scientifiche, conquistandosi così una sorta di ‘nomination’ per il Nobel che ha ricevuto oggi.
L’annuncio come lunga tradizione è stato dato dall’Assemblea dei Nobel al Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia, ed é stato trasmesso in diretta via Internet e social network.
Il Prof. Parisiè il sesto fisico italiano ad essere stato insignito del prestigioso Nobel. Ricordiamo che il primo Nobel per la Fisica a un italiano è stato assegnato nel 1909 a Guglielmo Marconi e il secondo nel 1938 ad Enrico Fermi per la sua dimostrazione dell’esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti da irraggiamento neutronico, e per la relativa scoperta delle reazioni nucleari indotte da neutroni lenti.
Parisi dedica il suo Nobel al suo mentore Nicola Cabibbo, il “Nobel mancato” con il quale si laureò nel 1970. “Avrebbero dovuto dare a lui il premio, non a me. E’ stato un grande fisico e ha infuso conoscenza ed entusiasmo a una generazione di fisici italiani, me compreso”.