Nike Grind: materiali riciclati e innovativi per salvare il pianeta

Di Antonia De La Vega 4 minuti di lettura
Wall Street

There is no finish line”: è uno dei motti della Nike per invogliare al riciclo. La battaglia di questo brand per la realizzazione del progetto “Move To Zero” passa soprattutto attraverso i materiali impiegati nella produzione delle famose sneakers 

Abbiamo già parlato dell’impegno di Nike per essere un’azienda leader nel “green” e dei suoi corsi per sensibilizzare il personale a schierarsi in prima linea per difendere l’ambiente. Non possiamo esimerci da dedicare spazio a quanto questa azienda stia investendo in termini di ricerca di materiali innovativi e ci. Impatto ambientale ridotto. A parlarcene è ancora Noel Kinder, Chief Sustainability Officer del brand:  “I materiali sono la nostra più grande opportunità, poiché la loro produzione rappresenta circa il 70% delle nostre emissioni totali di carbonio. Continuiamo a sviluppare alternative a basse emissioni di carbonio e stiamo cercando partner che ci aiutino. Stiamo anche lavorando per eliminare gli scarti e gli scarti di produzione dall’inizio della filiera”. 

I team Nike sono quindi concentrati sulla ricerca di nuove soluzioni che riducano il nostro impatto sul pianeta e proteggano il futuro dello sport. Esempi di questo impegno sono:  Space Hippie, Nike Air Zoom Alphafly Next Nature e Nike Mercurial Vapor Next Nature che hanno aperto la strada a scoperte nell’innovazione dei materiali che possono essere un modello per l’intera azienda.

Un ottimo esempio dell’innovazione di Nike per aiutare il pianeta é “Nike Grind”: il pioniere di Space Hippie Crater Foam. Questo è un materiale dell’intersuola che utilizza un mix di circa il 10% di gomma Nike Grind e schiuma standard. Oggi Nike  sta espandendo il potenziale di questo materiale innovativo in prodotti come Nike Cosmic Unity e abbigliamento per tutti i giorni come AF1, Waffle One e Nike Crater Impact.

Più recentemente, con Air Zoom Alphafly Next Nature, Nike ha inceranti  innovative suole e piastre in carbonio che contengono elevati volumi di contenuto riciclato pur mantenendo le elevate prestazioni di una scarpa da corsa. La scarpa Nike Zoom Alphafly Next Nature raggiunge lo stesso livello di prestazioni con materiali ricavati da scarti industriali, mentre l’intersuola Nike ZoomX è realizzata con almeno il 70% di materiali riciclati. La tomaia Mercurial Next Nature è realizzata al 100% in pelle riciclata e una piastra in TPU riciclato al 100%: l’atleta raccoglie gli stessi vantaggi di velocità esplosiva.

Molto resta da fare in questo settore.Noel Kinder afferma: “ Stiamo esplorando nuovi materiali e rivedendo quelli tradizionali come la pelle. Continuiamo a sfidarci per progettare prodotti senza sprechi, esplorare nuovi modi di utilizzare Flyknit e utilizzare la stampa 3D, la prototipazione digitale e rendere ogni scarpa Nike più efficiente.

Per la pelle stiamo lavorando con alcuni fornitori per capire come produrla con un minor impatto ambientale. Utilizziamo anche Flyleather, realizzato con almeno il 50% di fibre di pelle riciclate e fibre sintetiche, e materiali di pelle sintetica riciclata per ottenere l’aspetto della pelle e la durata desiderati dai consumatori”. 

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