Nexi: accordo con Intesa Sanpaolo per SoftPos, cosa fare con l’azione?

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
Finanza ed economia

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Nexi e Intesa Sanpaolo lanciano SoftPos, la app che trasforma lo smartphone o il tablet in un Pos e permette ai commercianti di accettare pagamenti effettuati dai clienti con carte contactless dai principali circuiti (PagoBancomat, Bancomat Pay, Visa, V-Pay, Maestro, Mastercard) e tramite digital wallet (come Google Pay, Apple Pay, Samsung Pay e Huawei Pay).

L’app è rivolta soprattutto a coloro i quali svolgono la loro attività in mobilità: liberi professionisti, esercizi commerciali con consegne a domicilio per fare qualche esempio. Si elimina l’ingombro del contante senza dovere portare con se un ulteriore apparecchio e si migliora la sicurezza con pagamenti digitali controllati. Inoltre, sottolineano Nexi e Intesa Sanpaolo, l’esercente si dota di un punto di incasso aggiuntivo. SoftPos potrà essere usato come Pos principale, aggiuntivo o come Pos di supporto. La nuova soluzione sarà inizialmente operativa con Android.

“Vogliamo essere vicini alle aziende – spiega Claudia Vassena, responsabile Sales & Marketing Digital Retail di Intesa Sanpaolo – anche di piccole dimensioni: questo lancio si affianca a Crescibusiness, piano da 5 miliardi di euro a livello nazionale che si rivolge proprio alle realtà che operano nel commercio, nel turismo e nell’artigianato. Intesa Sanpaolo riserva loro interventi per la liquidità, finanziamenti garantiti e soluzioni evolute per i pagamenti digitali, con in più il rimborso delle commissioni sui micropagamenti Pos”.

“Dopo i successi registrati in Germania, Grecia e Ungheria – osserva Filippo Signoretti, Merchant Solutions Director Italia di Nexi – il lancio del prodotto in Italia rappresenta un ulteriore importante risultato dei nostri investimenti in tecnologia e innovazione come Paytech leader in Europa. Per noi resta prioritario mettere a disposizione dei nostri partners e del mercato servizi e prodotti tecnologicamente all’avanguardia che supportino concretamente la digitalizzazione del Paese”.

Nexi, le quotazioni raggiungono il supporto a 5,500

Il titolo Nexi è decisamente impostato al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance molto negativa registrata nella seduta di ieri (-3,24%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 5,470, per poi andare a chiudere sul finale non distante a quota 5,498.

Dopo il massimo toccato lo scorso 1 agosto sul livello 7,930 l’azione è sempre costantemente scesa mantenendosi al di sotto sia di una ben delineata trendline negativa che dell’importante indicatore Supertrend. Due mesi in cui non vi sono stati neppure tentativi di rimbalzo, se non in qualche sporadica e timida giornata.

La domanda da porsi è quando tale ribasso terminerà. I trader “contrarian”, sempre alla ricerca dei minimi, potrebbero ritenere che il raggiungimento avvenuto proprio  ieri del supporto a quota 5,500 possa rappresentare un punto di arrivo dei target shortisti e che, quindi, possa eventualmente iniziare un rialzo, anche solo di corto respiro. In realtà, se si considera il contesto dell’indice FTSE/MIB di cui Nexi fa parte, la negatività è solo all’inizio ed è il pessimismo a farla da padrone. A cui si aggiunge che non sono affatto presenti segnali di inversione. L’unica osservazione favorevole ad un eventuale acquisto sul titolo, ma da cassettista di lungo periodo, deriva dall’oscillatore RSI posizionato nell’area di “ipervenduto” vicino al livello 20.

Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è al momento da sconsigliare, mentre le posizioni ribassiste potranno essere ap


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