Neurochirurghi che si esercitano sulla placenta umana: accade a Pozzilli in collaborazione con il Giappone

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Usare la placenta umana per esercitarsi sulle microsuture per le operazioni di neurochirurgia. Accade presso l’IRCCS Neuromed durante il “Microsurgical Course”,  corso di formazione per specializzandi in Neurochirurgia presso l‘Unità Formativa di Neurochirurgia dedicata al prof. “Gianpaolo Cantore”. Corso patrocinato Sinch e reso possibile grazie ad un progetto approvato dal Ministero della Salute

Un’idea del Prof. Vincenzo Esposito e un progetto del Prof. Ferdinando Nicoletti hanno reso possibile questo corso innovativo per formare i neurochirurghi del domani. Il tutto è stato possibile anche grazie al ponte creato tra Pozzilli, un piccolo paese in provincia di Isernia in Molise, e il Giappone rappresentato da due luminari nel settore della neurochirurgia ovvero Rokuya Tanikawa e Fumihiro Matano.

Una collaborazione importante, un ponte che ha l’intento di formare e di offrire opportunità di pratica ai giovani specializzandi in neurochirurgia. Nell’ambito dell’Unità formativa di Neurochirurgia dell’IRCCS Neuromed è stato infatti  approvato dal Ministero della Salute un nuovo progetto di alta formazione e perfezionamento delle tecniche di anastomosi microchirurgica per specializzandi in Neurochirurgia e specialisti nel settore della chirurgia vascolare, oncologica e del basicranio. Oggi si è svolto il primo corso di microsuture  su placenta umana che consentirà ai partecipanti di acquisire competenze in dissezione microchirurgica e le basi della chirurgia vascolare e del by-Pass.

Un passo fondamentale nel training di un giovane neurochirurgo è infatti  quello di passare dalla pratica su materiale inerte al materiale vivo. In particolare la pratica sulla placenta è fondamentale perché si presta molo bene come modello di training. La placenta consente di far pratica su arterie e vene reali che, per diametro e consistenza, sono molto simili a quelle del distretto cranio-encefalico. Nella placenta c’è infatti una grande quantità di vasi su cui esercitarsi per imparare il controllo della funzionalità dell’anastomisi da effettuare.

Sono intervenuti oggi al “Microsurgical Course” organizzato  dal Prof. Vincenzo Esposito con il suo team,  formato dai promettenti neurochirurghi  Mattia del Maestro, Paolo di Russo, Nicola Gorgoglione, Arianna Fava e Michelangelo de Angelis,  anche due chirurghi di fama internazionale ovvero Rokuya Tanikawa e Fumihiro Matano. Il passaggio dalla pratica su materiale inerte al materiale ex vivo è fondamentale per acquisire una buona tecnica da utilizzare in sala operatoria per offrire al paziente il miglior trattamento possibile. Ciò diventa fondamentale per interventi chirurgici complessi. La pratica di oggi salverà tante vite domani quando i giovani studenti intervenuti al corso effettueranno “da primi” i loro interventi e potranno “giocare la loro battaglia per la difesa vita” con la migliore preparazione possibile.

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