Negoziazione assistita, come è cambiata con la riforma e i nuovi modelli Cnf

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) Con la riforma viene cambiata anche la negoziazione assistita, con particolare riferimento alla procedura stragiudiziale e al gratuito patrocinio degli avvocati. Oltre alle modifiche di carattere prettamente procedurale, l’istituto della negoziazione assistita sarà esteso nel campo di applicazione, comprendendo anche le questioni circa il mantenimento dei figli.

Com’è cambiata la negoziazione assistita

La negoziazione assistita servirà a sveltire la risoluzione delle controversie, ragione per cui le parti in accordo potranno usufruire della procedura telematica. In particolare, ogni atto del procedimento dovrà essere firmato secondo la normativa prevista dal Codice dell’amministrazione digitale. In seguito, gli atti e l’accordo conclusivo saranno trasmessi via pec o altro indirizzo elettronico di recapito.

Agli avvocati spetterà quindi un ulteriore compito, ossia la certificazione della sottoscrizione delle parti con firma elettronica qualificata o avanzata. Resteranno, tuttavia, escluse dalla modalità telematica le dichiarazioni del terzo.

I nuovi modelli Cnf per la negoziazione assistita

Con l’idea di semplificare il più possibile la procedura, la riforma prevede l’adozione di un modello convenzionale elaborato dal Cnf per la negoziazione assistita, a meno che le parti desiderino procedere diversamente. Il Consiglio nazionale forense ha comunque già provveduto all’approvazione dei nuovi modelli, in vista dell’attuazione della riforma e si distinguono in:

La negoziazione assistita per le contr


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