Le vacanze di Natale possono scatenare una forma di depressione. 8 consigli degli esperti per affrontare la tristezza e la tristezza del Natale
Il fenomeno, che gli americani chiamano Christmas blues o Christmas blues, sta diventando sempre più comune e conosciuto. Grazie all’atmosfera che lo caratterizza, il Natale è da sempre considerato il periodo più magico dell’anno: alberi di Natale addobbati, luci colorate, tavole apparecchiate, melodie tradizionali, doni da mettere sotto l’albero. Tutta questa magia fa provare gioia e giovialità alla maggior parte delle persone: una vera atmosfera di festa. Ma sfortunatamente, non tutti trattano il Natale in questo modo.
Analizziamo questo argomento con i dottori Valentina Fiolo, Silvana Pagliuca ed Enrico G. Bertoldo, neuropsicologi e psicoterapeuti del Servizio di Psicologia Clinica dell’IRCCS Policlinico San Donato.
Il fenomeno del Christmas Blues
Il termine “Christmas Blues ” si riferisce a una sorta di depressione natalizia, uno stato in cui la gioia e la sorpresa sono sostituite da tristezza e malinconia, che compaiono già durante la preparazione e di solito scompaiono alla fine delle feste”, spiegano gli psicoterapeuti. Nella società in cui viviamo, siamo obbligati ad essere felici: il Natale, infatti, è associato al “bisogno di essere felici, di avere una famiglia unita, e anche al bisogno di guardare tutto dal meglio lato. Tutte queste condizioni implicano un senso del dovere e una costrizione che possono indurre alcune persone a: stati d’ansia; stati di depressione; un forte senso di frustrazione associato al sentirsi “inadeguati” o diversi dalle persone comuni.
Christmas blues e “disturbo affettivo stagionale”: la stessa cosa?
I sintomi della depressione natalizia non sono diversi da quelli della depressione stagionale, che coincide con il periodo autunno/inverno ed è definita dal DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) come “Disturbo Affettivo Stagionale”. Tuttavia, alcune differenze dovrebbero essere notate.
In entrambi i casi, i sintomi interessano:
- sfera emotiva con tristezza, stati di persistente malinconia, solitudine, malinconia, ansia, nonché rabbia e lieve irritabilità;
area cognitiva con problemi di concentrazione, pensieri negativi e ossessivi. - Dal punto di vista comportamentale, questi sintomi si esprimono sotto forma di isolamento sociale, che porta al rifiuto di momenti di amicizia, e sotto forma di apatia, stanchezza, che impedisce di comprare regali o di uscire in generale.
- Da un punto di vista fisiologico, anche il sonno e l’alimentazione sono soggetti a squilibri e cambiamenti.
Cause della depressione natalizia
Sebbene ci siano somiglianze, a differenza del “disturbo affettivo stagionale”, la depressione delle vacanze è strettamente correlata e limitata al periodo delle vacanze di Natale e tende a scomparire quando è finito. Questi ultimi, infatti, includono elementi che potenzialmente causano uno stato d’animo triste:
cene familiari e attività ricreative che riattivano dinamiche conflittuali irrisolte;
regali da fare che possono causare ansia di non trovare il regalo perfetto o ansia di spendere troppo;
ridurre gli impegni lavorativi che generano tempo libero e quindi maggiore contatto con se stessi, con i propri pensieri o con vissuti emotivi negativi spesso mascherati e soffocati dalla routine quotidiana.
Questo è un momento di pianificazione emotiva, personale, economica, di equilibrio, e molte volte, se le aspettative non vengono soddisfatte, questi equilibri possono trasformarsi in delusione per l’incapacità di raggiungere gli obiettivi, per i quali la persona si sente “sbagliata”. Inoltre, per chi ha vissuto da poco una perdita, questo tempo libero è come un vuoto che genera sentimenti di solitudine e profonda nostalgia.