(Money.it) L’impennata dei tassi non accenna a diminuire, con un nuovo aumento alle porte. Proseguono infatti le strette, confermate dalla Banca centrale europea. “È molto probabile – ha ribadito la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde – che aumenteranno i tassi di interesse di 50 punti base”. I numeri erano sul tavolo e il tempo ha solo potuto confermare i dati, da cui dipendono le future decisioni.
Secondo il Codacons i rialzi hanno portato un mutuo variabile a costare 3.624 euro in più all’anno rispetto al 2021 e oggi, chi accende un finanziamento a tasso fisso, si ritrova a spendere anche fino a 3.144 euro annui in più rispetto a due anni fa.
I numeri sono chiari: nel 2021 un mutuo variabile trentennale dai 150.000 euro era caratterizzato da una rata da 442 euro al mese con un tasso dello 0,48%; oggi un mutuo variabile trentennale da 150.000 euro ha un tasso del 3,16% con una rata da 627 euro mensili. Anche i mutui a tasso fisso hanno visto la rata mensile salire almeno di 150 euro rispetto al 2021. È un problema che si mangia una fetta consistente dei mutuari.
Quali sono gli strumenti per difendersi dagli aumenti dei tassi e dei futuri aumenti dei tassi secondo Abi?
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