(Money.it) L’inflazione continua ad essere molto elevata. L’Italia è uno dei paesi trascinatori in Europa con un mese di giugno che si è concluso al 6,7%. Certo i numeri sono al ribasso rispetto il 10,7% dello scorso gennaio ma sono ancora al di sopra della soglia del 2% fissata dalla Bce.
La risposta della Banca Centrale Europea per cercare di riportare l’inflazione nei limiti è stata quella di alzare i tassi e la conseguenza si sta facendo sentire anche sul mercato creditizio, in particolare sui mutui. A maggio 2023, i tassi d’interesse sui mutui a tasso variabile in Italia sono cresciuti al 4,40%. Facile immaginare che diverse famiglie si stanno ritrovando in difficoltà con il pagamento della rate. Secondo un’analisi condotta dalla Fabi in Italia i titolari di mutui sono 3,5 milioni per un totale di 437 miliardi. Di questi 2,5 milioni sono in regola con i pagamenti, 960mila si trovano in default e quindi in difficoltà con il pagare. Proprio a loro si rivolge la proposta dell’Associazione Bancaria italiana, condivisa con le grandi banche associate, che verrà portata all’incontro con il governo il prossimo martedì 18 luglio.
Una proposta che prevede 3 soluzioni per cercare di attenuare l’incremento delle rate dei mutui a tasso variabile. Ecco quali sono secondo quanto riportato da Il Messaggero che ha avuto modo d
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