Movimento 5 Stelle vs Confindustria sul Reddito di cittadinanza: è un competitor nella ricerca lavoro non un sussidio

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
bonus 550 euro

Controversie tra mondo politico ed imprenditoriale per quanto concerne il reddito di cittadinanza in particolare tra Movimento 5 Stelle e Confindustria.

Terreno di scontro è stato l’assemblea di Assolombarda a Milano dove il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi ha detto la sua sul reddito di cittadinanza ribadendo le sue critiche: “quando cerchiamo i giovani per dargli lavoro abbiamo un grande competitor che è il reddito di cittadinanza“.

A replicare  la vicepresidente del M5S e viceministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde: “Non lo condivido. Essere poveri nel nostro Paese non deve essere una colpa. Il reddito può essere migliorato ma allo stesso tempo ha garantito in pandemia una base di supporto in un momento estremamente difficile. Il reddito è una misura a sostegno della dignità delle persone ed è uno strumento a supporto dei cittadini più fragili. Spesso ci si dimentica che in Italia ci sono oltre due milioni di famiglie povere. Questo non significa che non dobbiamo migliorare l’accesso al lavoro per i percettori del reddito che non può diventare una scusa per rifiutare offerte congrue o non punire chi truffa. Non voglio commentare le dichiarazioni  di Bonomi su quanti bonus sono stati finanziati dagli ultimi cinque governi italiani, ma  credo che attaccare a testa bassa uno strumento pensato per la salute mentale degli italiani e soprattutto dei nostri giovani piegati dalla pandemia come il bonus psicologo sia sbagliato, scorretto, ingiusto e populista”.

E quindi mente i pentastellati difendono la “loro opera” come una forma di sostegno psicologico, il mondo degli industriali replica in modo duro conteggiando i danno che questo bonus sta creando. La domanda però sorge spontane: fino a quando l’Italia si potrà ancora permettere questo dispendioso sostegno e quanti di coloro che hanno percepito il reddito di cittadinanza sono  stati veramente attivi nella ricerca di lavoro e quanti di loro hanno sospeso il bonus?

 

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