Movida e rumori notturni, quando è il Comune a pagare il risarcimento ai residenti

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Wall Street

(Money.it) La movida e i rumori notturni possono seriamente compromettere la qualità della vita dei cittadini. Schiamazzi e musica alta in orari inappropriati possono infatti creare dei veri e propri danni ai residenti, tecnicamente possono perfino ledere il loro diritto alla salute. Ci sono fascicoli e fascicoli di cause civili sul punto, peraltro spesso simili fra loro. Di solito pervengono richieste di risarcimento nei confronti dei diretti trasgressori, dei proprietari di casa o del locale, a seconda del luogo da cui provengono i rumori.

Proprio oggi, però, si è creato un nuovo precedente giuridico: il risarcimento dovuto dal Comune di competenza. Vediamo cosa è successo e quando potrebbero ripresentarsi le possibilità di chiedere il risarcimento al Comune a causa della movida incontrollata.

Risarcimento per i rumori notturni, la responsabilità del Comune: le sentenze

La Corte di cassazione ha emanato una sentenza riguardo alla causa avanzata nel 2012 da una coppia residente a Brescia. In particolare, Gianfranco Paroli (fratello dell’allora sindaco Adriano) e sua moglie, Piera Nava, hanno denunciato l’insostenibile caos notturno che perdurava nelle strade pubbliche, a causa degli affollamenti nei locali.

La prima sentenza è arrivata nel 2017, quando il tribunale di Brescia ha sancito la responsabilità del Comune condannandolo al pagamento di un risarcimento di oltre 50.000 euro (20.000 euro a persona per il danno non patrimoniale, 9.000 per il danno patrimoniale, oltre alle spese legali).

Oltretutto, il tribunale ha ordinato al Comune di Brescia di attivarsi per riportare le immissioni entro


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