(BorsaeFinanza.it) Dopo il debito USA, è toccato alle banche americane finire nel mirino delle agenzie di rating. Stavolta è Moody’s a scendere in campo, tagliando il rating di diversi istituti di credito di piccole e medie dimensioni. La società statunitense ha anche avvertito che il declassamento potrebbe continuare interessando alcune delle maggiori banche del Paese. La ragione sta nei maggiori rischi di finanziamento e in una capacità di produrre reddito indebolita. “I risultati del secondo trimestre di molte banche hanno mostrato crescenti pressioni sulla redditività che ridurranno la loro capacità di generare capitale interno”, ha scritto l’agenzia in una nota.
“Ciò avviene mentre una lieve recessione negli Stati Uniti è all’orizzonte per l’inizio del 2024 e la qualità degli attivi sembra destinata a diminuire, con rischi particolari nei portafogli immobiliari commerciali (CRE) di alcune banche”, ha continuato. I rischi derivanti dalle esposizioni CRE sono la conseguenza di tassi di interesse più alti, osserva Moody’s, ma anche del calo della domanda degli uffici conseguente all’aumento
© Borsa e Finanza