Molnupiravir:”I dati sono impressionanti”. A dirlo Anthony Fauci, uno dei massimi esperti di epidemie della Casa Bianca. Scopriamo più da vicino come funziona questo farmaco per il covid-19
Durante una conferenza stampa, Fauci, ha discusso dei risultati del molnupiravir, un farmaco antivirale orale prodotto da Merck, che secondo MSD e Ridgeback Biotherapeutics riduce il rischio di ospedalizzazione e morte di pazienti con Covid da lieve a moderato.
Il farmaco antivirale orale sperimentale molnupiravir ha dimostrato di ridurre di circa il 50% il rischio di ospedalizzazione e morte nei pazienti con COVID da lieve a moderata. Sono i dati pubblicati da Msd e Ridgeback Biotherapeutics, che hanno riportato i risultati di un’analisi ad interim di uno studio di fase III move-in e hanno espresso l’intenzione di chiedere un’Autorizzazione all’Uso di Emergenza (Eua) negli Stati Uniti il più presto possibile e richiedere contemporaneamente l’approvazione di altri organismi di regolamentazione in tutto il mondo. Se approvato, il molnupiravir potrebbe diventare il primo farmaco antivirale per il trattamento del Covid-19.
In base ai dati della interim analysis, il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto molnupiravir sono stati ospedalizzati o sono deceduti entro il 29esimo giorno dal momento della randomizzazione (28/385), a fronte di un 14,1% per i pazienti trattati con placebo (53/377). Inoltre, fino al 29esimo giorno di somministrazione, nessun decesso è stato riportato nei pazienti che hanno ricevuto la somministrazione di molnupiravir, a fronte di 8 pazienti deceduti trattati con placebo.
Sulla base di questi risultati positivi, le due società spiegano che il reclutamento dei pazienti è stato annullato in anticipo su consiglio di un comitato indipendente per il monitoraggio dei dati e in consultazione con la FDA statunitense.
“La pandemia richiede urgentemente nuovi opzioni terapeutiche e trattamenti – dichiara Robert M. Davis, Chief Executive Officer e Presidente di Msd – Covid-19 è ormai una delle principali cause di morte e continua ad avere un impatto significativo sui pazienti, le loro famiglie, la società in generale nonché i sistemi sanitari in tutto il mondo. Siamo fiduciosi che molnupiravir possa rappresentare un’importante opzione terapeutica e una componente essenziale dello sforzo globale per combattere la pandemia”.