(QuiFinanza.it) Quali sono i bonus che si possono ottenere e recuperare in fase di dichiarazione dei redditi? Il 2 maggio è stata avviata dall’Agenzia delle Entrate la consultazione del modello 730 precompilato, modificabile dai contribuenti a partire da giovedì 11 maggio. Facciamo quindi chiarezza su quali sono i crediti spettanti e quali le spese detraibili e deducibili relativamente al periodo di imposta 2022 – 2023.
Spese sanitarie e per la formazione detraibili dal modello 730
Anche quest’anno i contribuenti che hanno sostenuto spese per la formazione e spese sanitarie possono usufruire delle rispettive detrazioni in fase di dichiarazione dei redditi.
Per usufruire delle detrazioni è necessario, anzitutto, indicare le spese nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono state sostenute e documentarle adeguatamente. Le detrazioni possono essere fruite solo se le spese restano effettivamente a carico di chi le ha sostenute e nel limite dell’imposta lorda annua. L’eventuale eccedenza non può essere chiesta a rimborso, né utilizzata nel periodo d’imposta successivo.
Sono spese sanitarie detraibili:
- le prestazioni rese da un medico generico (incluse quelle per visite e cure di medicina omeopatica);
- l’acquisto di medicinali (anche omeopatici) da banco e con ricetta medica;
- le prestazioni specialistiche;
- le analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie; le prestazioni chirurgiche;
- i ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici;
- trapianto di organi e cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno);
- l’acquisto o l’affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (comprese le protesi sanitarie).
Inoltre, sono detraibili, nella stessa, le seguenti spese di assistenza specifica, quali:
- assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera);
- prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
- prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
- prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale
- prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.
È possibile portare in detrazione dall’Irpef il 19% delle spese sanitarie per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro. In sostanza, la detrazione spettante è pari al 19% della differenza tra il totale della somma spesa e la franchigia di 129,11 euro. Se sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale la detrazione spetta per l’importo del ticket pagato.
Inoltre, la detrazione delle spese sanitarie è ammessa anche per quelle sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico e, in alcuni casi, nell’interesse di familiari non a carico (spese sanitarie per patologie che danno diritto all’esenzione dal ticket sanitario). A tal proposito, un familiare è considerato fiscalmente a carico se possiede un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Solo per i figli di età non superiore a 24 anni, questo limite è di 4.000 euro.
Tra le spese sostenute per coprire costi relativi alla formazione, personale e/o di un familiare a carico, rientrano invece tutte quelle relative a corsi post-diploma presso istituti statali di alta formazione e specializzazione artistica e musicale, tra questi rientrano i corsi di laurea e i master. Anche in questo caso, la detrazione è pari al 19% come per le spese
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