Modello 730, come dilazionare i pagamenti in caso di debito

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) Nel caso in cui il Modello 730 sia a debito, come si devono muovere i contribuenti per effettuare i pagamenti? Ma soprattutto come si fa ad ottenere la dilazione di quanto dovuto in sei rate?

Lavoratori dipendenti e pensionati, anche nel 2023, sono tenuti a trasmettere la dichiarazione dei redditi entro il 2 ottobre. A partire dallo scorso 2 maggio 2023, invece, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti il Modello 730 precompilato e dallo scorso 11 maggio i diretti interessati hanno la possibilità di accettare o modificare la dichiarazione dei redditi. E quindi anche di trasmetterla telematicamente. I contribuenti, però, dopo aver consultato il Modello 730 posso ricevere una brutta notizia. Può capitare, infatti, di essere a debito con il fisco, magari con un importo particolarmente alto. Questa è una conseguenza della tassazione Irpef e delle regole di calcolo che la connotano direttamente.

Nel momento in cui il contribuente sia in possesso di due o più CU può accadere – non sempre, ma è ragionevole che possa avvenire – che nel momento in cui si effettui il conguaglio possa risultare un debito Irpef da dover versare. Sono diversi i motivi che possono portare a questa situazione: nel momento in cui il lavoratore stia svolgendo più attività lavorative, può capitare che i datori di lavoro – nella qualità di sostituti d’imposta – non effettuino le trattenute. O molto più semplicemente si potrebbe aver fruito di un bonus non spettante.

Questo è, in estrema sintesi, il motivo per il quale il contribuente potrebbe trovarsi nella situazione di procedere ad un pagamento, che può essere effettuato in sei rate. Attenzione però: il numero massimo di sei rate può essere fruito solo e soltanto nel caso in cui la dichiarazione dei redditi venga presentata nel corso del primo mese utile.

Modello 730, cosa devono sapere i lavoratori

Dallo scorso 11 maggio 2023, i contribuenti hanno la possibilità di iniziare ad inviare il Modello 730 precompilato con o senza modifiche. A poter usufruire di questa possibilità sono i:

  • pensionati;
  • lavoratori dipendenti.

Queste due particolari tipologie di contribuenti si avvalgono della figura del sostituto d’imposta – il datore di lavoro o l’ente previdenziale che versa la pensione – che provvede ad erogare i vari redditi. Grazie al Modello precompilato – che è disponibile dallo scorso 2 maggio 2023 – i contribuenti hanno a disposizione una dichiarazione dei redditi sostanzialmente già pronta all’uso, che può essere immediatamente inviata. Questo è, senza dubbio, un bel vantaggio per i diretti interessati, ma è necessario prestare la dovuta attenzione, in quanto i dati potrebbero essere inesatti o incompleti.

I contribuenti – è bene ricordarlo – hanno la possibilità di accedere alla propri


© QuiFinanza

Leggi l’articolo completo su QuiFinanza

Condividi questo articolo
Exit mobile version