Misure urgenti a tutela dei lavoratori delle aziende in crisi

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
misure urgenti a tutela dei lavoratori delle aziende in crisi:

Dal CdM  sono state  approvate le  misure urgenti a tutela dei dipendenti delle aziende in crisi: esonero accantonamento TFR e ticket licenziamenti, cassa Covid eccezionale. Le misure assistenziali tentano di bloccare la crisi in vista di  una ripartenza. La variante Delta spaventa ma non vi sono alti casi di ospedalizzazione

Il Consiglio dei ministri ha approvato misure urgenti a tutela dei lavoratori delle aziende in crisi. Il testo del regolamento adottato contiene, in particolare, due norme: Esonero quote TFR e ticket licenziamenti  e cassa integrazione Covid- 19.

Per le imprese in fallimento o in amministrazione straordinaria,   che richiedono dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 il trattamento straordinario di integrazione salariale,  pagamento delle clausole di TFR per il licenziamento è previsto l’esonero dal pagamento delle quote di accantonamento del TFR relative alla retribuzione persa a seguito della riduzione o sospensione, e dal ticket sui licenziamenti (estensione della misura di cui all’articolo 43-bis del decreto-legge n. 109/2018).

A seguito del caso Whirlpool, e soprattutto in seguito ai meeting per la  crisi di Ilva ed Embraco, è stata adottata la seguente norma, che prevede: “in via eccezionale, per le imprese con un numero di lavoratori dipendenti non inferiore a mille che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, la concessione del trattamento di integrazione salariale di cui all’articolo 8, comma 1 del decreto 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 20221, n. 69, per una durata massima di ulteriori tredici settimane fruibili fino al 31 dicembre 2021

La scadenza per il blocco licenziamenti è stata ritardata fino al mese di ottobre, si legge sempre dalle dichiarazione del Consiglio dei ministri  che “ripristinare il blocco ex post sarebbe complicato e non avrebbe effetti”. Anche Andrea Orlando, Ministro per il Lavoro,  favorisce un intervento strutturale attraverso la riforma degli ammortizzatori sociali, estendendo alle piccole imprese un sistema di paracadute più efficiente di quello che esiste oggi.

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