Misure anti-stangata per l’aumento delle bollette

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Bollette luce e gas

Gli italiani attendono le decisioni del governo che dovrebbero bloccare il rischio stangata per l’aumento bollette di energia elettrica e del gas. Alle ore 19:00 di oggi si é svolta la riunione preparatoria del Cdm.

Annunciato, oggi in serata la riunione preliminare e preparatoria del Cdm che ha come oggetto le iniziative da mettere in campo dal governo per sopperire al rincaro bollette 2021 atteso già da Ottobre 2021 e che dovrebbe gravare molto sulle famiglie italiane:

Dal 1° ottobre l’aumento é stimato del 45% in più per il costo del gas e pari al 35% per i consumi di energia elettrica  L’esecutivo sta discutendo di un provvedimento anti-stangata che mira a cercare un intervento generale volto alla salvaguardia delle misure per le fasce deboli, come il rafforzamento dei bonus sociali che sono già attivi dal 1° luglio.

Nel programma del governo della giornata odierna all’ordine del giorno fai sono solo due decreti legislativi per norme di attuazione dello statuto speciale del Trentino Alto Adige, ma in queste ore il governo sta facendo di tutto per chiudere il provvedimento anti-stangata per evitare il rincaro delle bollette di luce e gas. Il costo dell’operazione é di circa 3 miliardi – ma potrebbe arrivare a 4 miliardi di euro all’attivo – in vista di arginare l’incremento delle bollette.

Le decisioni del Governo prevedono un taglio degli oneri di sistema e un sostegno ulteriore per le famiglie in maggiore difficoltà.

Dovranno beneficiare del bonus aggiuntivo le famiglie che percepiscono il reddito o pensione di cittadinanza e quelle con uno o più componenti, con ‘ componenti e ISEE che non supera i 20mila euro e quelle  che versano in gravi condizioni di salute, in particolare quelle che necessitano di macchinari alimentati con energia elettrica come strumenti salvavita. Il Governo sta ipotizzando anche il rafforzamento dei bonus sociali che sono già attivi.

Non dovrebbe invece essere prevista una riduzione dell’IVA, che inizialmente sembrava essere la via principale per ridurre l’aumento dei prezzi.

 

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