(Money.it) Può accadere che un minore venga affidato ai nonni, i quali sono così chiamati a rivestire il ruolo genitoriale per i nipoti. Il nostro ordinamento prende molto seriamente la tutela dei minori e dei loro interessi, così per il loro benessere si predilige l’affidamento congiunto fra i genitori. Ovviamente, in alcuni casi questa tipologia di affidamento non è compatibile con le esigenze dei figli, quindi a seconda delle circostanze vengono prese altre decisioni.
L’affidamento esclusivo e quello super esclusivo, in ordine di gravità, sono possibili quando uno dei due genitori è idoneo a occuparsi del figlio. Solo in situazioni molto gravi l’affidamento dei figli minori viene tolto a entrambi i genitori, casi estremi in cui la prime scelte ricadono nella cerchia familiare, in primis sui nonni, ma soltanto quando risultano idonei e adatti a ricoprire questo ruolo.
Di fatto, dato che l’affidamento dei minori a figure diverse dai genitori è una soluzione drastica, rilegata ai casi di completa assenza e incapacità, si cerca perlomeno di garantire una certa stabilità ai minori, consentendo loro di essere accuditi da figure familiari. La scelta spetta comunque al giudice in base alle circostanze specifiche e al parere degli esperti; infatti, l’affidamento ai nonni non è automatico e non necessariamente duraturo.
In quali casi il minore viene affidato ai nonni e perché
Affinché un minore sia affidato ai nonni devono necessariamente presentarsi due circostanze indispensabili:
- L’incapacità di entrambi i genitori;
- l’idoneità dei nonni.
I figli minori hanno infatti una serie di diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione,
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