Mini-guida ai contributi volontari INPS

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
Wall Street

Mini-guida sul pagamento dei contributi volontari INPS in aggiunta alla pensione: requisiti, permessi, scadenze e procedure

Per aumentare la pensione i dipendenti possono versare i contributi INPS in proprio. Una valida opportunità per dipendenti o dipendenti part-time (collaborazioni), liberi professionisti (artigiani, commercianti, liberi professionisti della gestione, ecc.) e titolari di pensione di invalidità. Possono essere coperti con i contributi volontari anche tempi di inattività, come congedo non retribuito o lavoro part-time (orizzontale o verticale), congedo per studio o gravi motivi familiari documentati, sciopero, licenziamento pur mantenendo un posto per il servizio militare, permessi per l’allattamento.

Per il pagamento dei contributi volontari è necessaria l’autorizzazione, subordinatamente ai seguenti requisiti:

  • almeno 5 anni di contributi (260 settimanali per i lavoratori dipendenti e domestici; 60 mensili per gli autonomi; 465 giornalieri per i lavoratori agricoli e 310 per le lavoratrici agricole);
  • almeno 3 anni di contribuzione nei 5 che precedono la presentazione della domanda (tale requisito si perfeziona se sussistono 36 contributi mensili per gli autonomi, 279 giornalieri per i lavoratori agricoli, 186 giornalieri per le lavoratrici).

Il permesso viene rilasciato dal primo sabato successivo alla data della domanda per i lavoratori dipendenti, dal primo giorno del mese in cui è stata presentata la domanda nel caso di lavoratore autonomo. I dipendenti inviano all’INPS la richiesta di prosecuzione volontaria tramite apposito servizio telematico disponibile tramite PIN sul sito www.inps.it, indicando anche l’ufficio di competenza ((FPLD, Evidenza contabile separata, Fondo speciale, Artigiani, Elettrici, Volo, Commercianti, Telefonici, Ferrovieri, CD/MC, Autoferrotramv, Gestione separata parasubordinati, ex INPDAI). Dopo aver ottenuto il permesso, il dipendente può versare i contributi in determinate fasce temporali (gennaio-marzo: 30 giugno; aprile – giugno: 30 settembre; luglio – settembre: 31 dicembre; ottobre – dicembre: 31 marzo) anche utilizzando il Portale dei Pagamenti INPS (Pagamenti Volontari).

Le regole per il calcolo del contributo volontario differiscono a seconda del caso: per i dipendenti l’importo da versare è settimanale ed è calcolato sulla base delle ultime 52 settimane di contribuzione obbligatoria, per i lavoratori autonomi (artigiani e commercianti) è mensile ed è determinato sulla base del reddito medio d’impresa indicato ai fini IRPEF 36 mesi di contribuzione ante domanda. Per gli agricoltori diretti, l’importo è calcolato settimanalmente in base al reddito medio degli ultimi tre anni di lavoro.

 

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