(Money.it) Nella bozza di decreto sulla nuova Misura d’inclusione attiva vengono indicati i requisiti per avere accesso alla prestazione che prenderà il posto del Reddito di cittadinanza.
Bozza che pur essendo “superata”, come dichiarato dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, ci fornisce comunque una panoramica rispetto a chi sono i destinatari della nuova MIA (ma va detto che alla fine potrebbe anche chiamarsi diversamente).
A essere maggiormente tutelate sono le famiglie, mentre per i “single” ci sarà un trattamento di maggior sfavore visto che con il passaggio al MIA l’importo percepito verrà ridotto e sarà pagato per un periodo inferiore rispetto al Reddito di cittadinanza.
Tuttavia, per quanto riguarda i requisiti non ci sono differenze tra le famiglie che al loro interno hanno minori, disabili oppure over 60, rispetto alle altre. A tal proposito, vediamo quali sono le condizioni reddituali e patrimoniali richieste ai fini dell’accesso alla nuova Misura nell’attesa che il governo sciolga le riserve approvando un decreto definitivo.
Residenza
La MIA spetta tanto ai cittadini italiani che stranieri, purché in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e a patto che al momento della presentazione della domanda risultino residenti in Italia. È inoltre richiesta una residenza nel nostro Paese per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo. Diventa più semplice, quindi, per gli stranieri accedere al sostegno statale: d’altronde il governo Meloni ha dovuto tener conto delle indicazioni arrivate dall’Unione Europea, che proprio in merito a
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