“Mi sono sentita stuprata”, “No te la sei cercata”: scoppia il caso Emy Buono dopo la festa scudetto

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) Subire una violenza sessuale per poi sentirsi dire “te la sei cercata”. È questo ciò che è accaduto a Emy Buono, protagonista del programma Ti spedisco in convento su Discovery e de La Pupa e il Secchione su Mediaset.

Un momento di gioia e di festa, come può essere la vittoria dello scudetto del Napoli – la squadra del cuore di Buono – si è presto trasformato in un incubo per la giovane vip che, dopo alcuni giorni dai festeggiamenti, ha deciso di dar voce a quanto accaduto.

La giovane sarebbe scesa in piazza a festeggiare la vittoria e avrebbe deciso di “denudarsi” parzialmente. In seguito, però, alcune persone si sono permesse di palpeggiarla e baciarla, abusando di lei.

Sono stata abbastanza triste in questi giorni date tutte le critiche che ho ricevuto. Mi sono sentita stuprata. È vero che mi sono denudata ma non volevo dare il mio corpo in pasto alle persone

A seguito della denuncia, la giovane non ha trovato solidarietà nel web, anzi una buona parte degli utenti ha commentato il suo abbigliamento attribuendole la colpa, confermando e rafforzando un sistema che colpisce le vittime e deresponsabilizza gli abuser. Ecco cos’è il victim blaming e quali sono le sue conseguenze.

Il caso Emy Buono, cosa è accaduto e perché è corretto parlare di violenza sessuale

Dopo essere scesa a festeggiare per le strade tinte di azzurro, Emy Buono aveva deciso di esprime la gioia per la vittoria del Napoli anche attraverso il proprio corpo, decidendo quindi di “denudarsi” parzialmente, atto legittimo dato che ognuno è libero di disporre del proprio corpo. Eppure, dopo tale scelta, alcuni tifosi si sono sentiti “autorizzati” a toccarla senza il suo consenso, palpeggiando o addirittura baciando il suo fondoschiena. Episodio che le ha generato grande disagio, sofferenza, raccontando di “essersi sentita stuprata”.

Eppure, in molti si sono permessi di accusare la Buono di “essersela cercata” e di “star esagerando”, quando non è così. Quel “mi sono sentita stuprata” e il dolore della vip non possono essere invalidati. Emy Buono è stata vittima di violenza sessuale.

Stando all’articolo 609 bis del Codice penale, compie reato di violenza sessuale chi con “violenza o minaccia o mediante abuso di aut


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