(Money.it) Qual è il piano del governo Meloni per impedire che il Parlamento approvi la ratifica al MES, tanto osteggiata dalla leader di Fratelli d’Italia? Esiste davvero questo piano oppure, ad oggi, la strategia è volta maggiormente al salvataggio del Governo stesso, lasciando vincere l’UE in questo lunghissimo braccio di ferro?
Giovedì è arrivato l’ok della Commissione al testo base, grazie all’assenza della maggioranza assente e al sì di Pd, Iv-Azione e Avs. Di fatto, le modifiche al MES hanno così superato un primo voto grazie all’opposizione e al «disinteresse» della maggioranza, come mai era successo prima. Contestualmente, è arrivata la notizia del rinvio del Consiglio dei Ministri, per «sopraggiunti motivi personali», come ha spiegato Meloni.
Eppure il centrodestra sembrava aver trovato una posizione condivisa, che punta al No al testo base volto alla ratifica della riforma del Meccanismo europeo di Stabilità, dopo lunghi e faticosi confronti con i capigruppo. Ma ieri non si è presentata alla votazione presso la Commissione Esteri, lasciando così carta bianca a +Europa, Partito Democratico e Iv-Azione che, nonostante l’astensione del Movimento 5 stelle e di Avs, sono riusciti a conquistare il primo step verso l’ok da parte dell’Italia alla riforma del fondo salva-Stati.
La discussione in Aula sul MES è in programma, salvo variazioni, il 30 giugno, con Meloni grande assente, impegnata al Consiglio
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