Nel terzo trimestre del 2023, il numero di atti notarili per compravendite e altre convenzioni relative a trasferimenti immobiliari a titolo oneroso ha raggiunto le 210.088 unità e l’Istat ha registrato una variazione positiva dell’8,0% rispetto al trimestre precedente, secondo i dati destagionalizzati, anche se, su base annua, il dato grezzo mostra una diminuzione del 4,9%.
Distribuzione geografica delle variazioni
Analizzando le variazioni percentuali congiunturali per il settore abitativo, tutte le aree geografiche del Paese hanno registrato incrementi. Il Nord-Ovest ha visto un aumento del 20,0%, seguito da Sud e Isole con un +3,3%, Nord-Est con +2,6% e il Centro con un marginale +0,2%, mentre su base annua, le transazioni nel comparto abitativo hanno mostrato un calo in quasi tutte le regioni: Centro (-13,0%), Nord-Est (-6,6%), Nord-Ovest (-5,7%) e Sud (-2,7%), mentre le Isole hanno registrato un incremento del 4,0%.
Il settore economico ha mostrato un aumento delle compravendite su tutto il territorio nazionale, con un picco nel Nord-Ovest (+20,8%), seguito da Nord-Est (+17,5%), Centro (+15,0%) e Isole (+9,6%) e l’unica eccezione è stata quella del Sud, con una lieve flessione dello 0,5%, mentre su base annua, il settore economico ha visto crescite significative in tutte le regioni: Nord-Est (+26,8%), Nord-Ovest (+15,9%), Isole (+15,0%), Sud (+9,4%) e Centro (+7,4%).
Convenzioni notarili
Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con ipoteca immobiliare nel terzo trimestre 2023 sono state 72.497, con un aumento del 7,4% rispetto al trimestre precedente, anche se su base annua c’è stata una drastica diminuzione del 24,4%, mentre su base congiunturale, tutte le regioni hanno registrato incrementi, con il Nord-Ovest che ha segnato il maggiore aumento (+21,3%). Contrariamente, su base annua, tutte le aree geografiche hanno mostrato una diminuzione: Centro (-28,9%), Nord-Ovest (-25,1%), Nord-Est (-24,3%), Sud (-19,2%) e Isole (-17,6%).
Questi dati indicano una tendenza contrastante tra il calo delle transazioni nel settore abitativo e la crescita nel settore economico, suggerendo un mercato immobiliare in evoluzione e con sfide significative per il futuro.