L’INPS si attiva nel senso che comunica al contribuente l’avvenuta fruizione del beneficio. Resta da fare domanda dove è previsto, ovviamente, ma l’ente previdenziale dà almeno un segno sull’emergere di un diritto che ti consente di fare domanda.
Come altri servizi INPS on line e mobile che hanno lo scopo di offrire indicazioni sulle diverse opzioni a tua disposizione, tra le quali si baseranno su dati già noti all’INPS, anche la nuova funzionalità “Servizi Proattivi” mira a guidare l’utente verso una più semplice e definizione diretta dei servizi previdenziali e assistenziali.
Servizi proattivi INPS
La nuova funzionalità prevede l’invio di segnalazioni attraverso diversi canali (email, area protetta del portale, application) che, ad esempio, possono essere legate a scadenze imminenti o all’idoneità a servizi aggiuntivi. Il motivo è quello di fornire strumenti aggiuntivi per consentire agli aventi diritto di fruire concretamente dei servizi a loro disposizione, con modalità e tempi corretti, aiutandoli ad adempiere ai propri obblighi di orientamento informativo.
Il servizio è attivo dal 24 gennaio. In questa prima fase di lancio, appena aperta la pagina MyINPS, compare una finestra con il link diretto alla sezione dei servizi proattivi.
Come vengono attivate le notifiche
Questi nuovi messaggi proattivi vengono inviati via email, SMS o app I/O di notifica con notifica nell’area riservata MyINPS non appena vi si accede. Queste notifiche guideranno l’utente attraverso vari passaggi successivi (come applicare se è stato acquistato un nuovo servizio, quando scade il servizio corrente e come rinnovare o riapplicare).
Il servizio non si attiva automaticamente, ma l’utente deve richiederlo. Entrando nell’area myINPS si viene indirizzati alla pagina “Gestisci il consenso” (selezionare il pulsante nella barra in alto), nella quale è inserita una nuova sezione “Aderisci ai Servizi Proattivi”. Per aderire è necessario spuntare la casella “Accetto”, che sostanzialmente costituisce il consenso all’utilizzo dei dati personali. In pratica, l’Istituto è autorizzato a trattare i dati personali per la segnalazione sulla base di informazioni già disponibili in archivio.