Il segretario della Cgil Maurizio Landini al Tg2 afferma: “Da quota 100 passeremo a Quota 0, perché con queste norme non andrà in pensione nessuno”
“Nella Legge di Bilancio non troviamo risposte a questioni di merito molto concrete, davanti a un malessere sociale che invece ha bisogno di una risposta: noi stiamo chiedendo cose precise, un intervento sul fisco, una vera lotta all’evasione fiscale, il blocco della precarietà, vogliamo una riforma fiscale vera e politiche industriali che ricreino lavoro”, ha continuato Landini, contestando “una politica che pensa di poter fare da sola”. “C’è un problema di merito e di metodo”.
Il segretario della Cgil afferma ancora: “Quella di proclamare uno sciopero generale è una decisione che non è stata presa a cuor leggero, ma con cui abbiamo voluto dire che non andiamo tutti d’accordo e che le cose non vanno bene, bisogna costruire un modello sociale fondato sulla giustizia: anche gli imprenditori devono accettare un coinvolgimento diverso dei lavoratori. Andiamo in piazza a sostenere la piattaforma unitaria presentata al governo. Se ci convocano siamo disponibili a discutere di una eventuale cancellazione dello sciopero generale, ma siamo già a lunedì e non mi pare che ci siano le condizioni, anche perché non ci accontentiamo di qualche leggera modifica”.
Già durante la trasmissione televisiva Porta a Porta, qualche mese prima, Maurizio Landini, segretario Cgil, aveva detto: “La discussione non è passare da Quota 100 a Quota 102 che è un po’ una presa in giro. Non è quello che serve al nostro Paese. Stiamo dicendo al governo, che con noi non ha ancora discusso, che appena il tavolo ci sarà siamo pronti ad avanzare le proposte di riforma, con la possibilità di uscita da 62 anni, una pensione di garanzia per i giovani e un riconoscimento contributivo per le donne”.
Landini chiede una Riforma che possa pensare davvero alla qualità di vita delle persone.