(Money.it) Matteo Di Pietro, lo youtuber alla guida del Suv coinvolto nell’incidente di Casal Palocco, non è stato ancora arrestato, nonostante sia risultato “non negativo” alla cannabis al drugtest richiesto dalla procura. Sono ancora in corso le indagini per stabilire la responsabilità effettiva di Di Pietro e dei passeggeri al bordo del Suv, il quale con tutta probabilità viaggiava a velocità superiori al limite consentito, anche se non si conosce ancora il chilometraggio preciso.
Nell’attesa che l’inchiesta accerti le cause e le modalità dell’incidente, i cittadini faticano a restare imparziali, complici le diverse versioni sull’accaduto – molte delle quali citano l’atteggiamento indifferente dei giovani di fronte alla tragedia -, i probabili motivi di distrazione e, ancora più importante, lo sconforto per la morte di Manuel, di soli 5 anni. Così aumentano le curiosità, insieme alla ricerca delle cause e dei colpevoli, ma chi è Matteo Di Pietro e perché non è stato arrestato?
Chi è Matteo Di Pietro
Matteo Di Pietro è il conducente del Suv Lamborghini che ha travolto la smart nell’incidente di Casal Palocco a Roma. Di professione youtuber, fondatore del canale TheBorderline, di cui facevano parte quasi tutti i ragazzi a bordo. Il canale, prima di essere chiuso dallo stesso Di Pietro in seguito all’incidente, contava più di 600.000 follower.
Soprattutto i più giovani si mostravano appassionati ai contenuti del canale, con il volto di Matteo – di appena vent’anni – che proponeva principalmente sfide social. È proprio nel corso di una di queste challenge che si è verificato l’incidente, durante le riprese per il video “Vivere 50 ore in una Lamborghini”.
Le dinamiche non sono ancora del tutto chiare, tutti i dispositivi di registrazione sono nelle mani degli inquirenti che stanno approfondendo la dinamica dei fatti. Ciò che è chiaro è che i ragazzi abbiano noleggiato un Suv Lamborghini per girare il video e abbiano superato
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