Materie prime agricole: le conseguenze di El Niño

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Economia

(BorsaeFinanza.it) Un luglio e un agosto torridi saranno seguiti da un settembre con temperature al di sopra della media e possibili eventi atmosferici rilevanti quali trombe d’aria e tempeste “Medicane”, dalla contrazione di Mediterranean hurricane, uragani mediterranei. Questa l’analisi del meteorologo Mattia Gussoni di ilMeteo.it. Le previsioni della meteorologia vanno sempre prese con il beneficio del dubbio ma la presenza di El Niño nelle acque dell’Oceano Pacifico tropicale, centrale e orientale, si è già fatta sentire nei mesi scorsi e ha impattato sulla produzione di materie prime agricole, sensibili agli andamenti climatici.

L’impatto è però differente a seconda dell’area dove avvengono le coltivazioni. Ciò favorisce alcune produzioni a scapito di altre con i conseguenti effetti sui prezzi. Secondo gli ultimi aggiornamenti dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), al 90% El Niño farà sentire i suoi effetti per tutta la seconda metà del 2023. Aneeka Gupta, direttore della ricerca macroeconomica di WisdomTree ha analizzato gli impatti del fenomeno atmosferico su alcune materie prime agricole.

El Niño: perché influenza anche l’Europa

El Niño consiste in un riscaldamento anomalo delle acque dell’Oceano Pacifico orientale, fino a 1,5-3 gradi secondo gli esperti della National Oceanic Atmospheric Administration (Noaa). I suoi effetti climatici si scaricano principalmente nei paesi circostanti e quindi sul Sudamerica. In pieno inverno (mese di agosto per l’emisfero australe) le temperature in alcune aree del c


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