(Money.it) Dai bonus agli aumenti di stipendio, dalle pensioni al rinnovo dei contratti, la strada per la legge di Bilancio si fa già in salita per il governo Meloni. I calcoli li fa Il Sole 24 Ore: per la prossima manovra serviranno tra i 23 e i 26 miliardi di euro solo per salvare le misure già in campo e per mettere mano, con il minor impatto sui conti possibile, agli interventi già annunciati.
Eppure, per ora, dal Def sono previste molte meno risorse: parliamo di 5,7 miliardi a disposizione del governo per la prima legge di Bilancio targata davvero Meloni. È pur vero che prima di fare i conti bisognerà aspettare la Nadef di settembre, che permetterà di capire qualche cosa in più, ma per ora i segnali non sembrano incoraggianti.
Allo stato attuale il governo deve trovare quasi altri 20 miliardi di euro per rinnovare misure già in vigore, senza neanche considerare le risorse aggiuntive che servirebbero per altri provvedimenti essenziali come quelli su stipendi, rinnovi dei contratti e pensioni. Quanti soldi servono al governo per ognuna delle misure da rinnovare?
Il rinnovo del taglio del cuneo fiscale nel 2024
A maggio il governo introdurrà un nuovo taglio del cuneo fiscale da oltre 3 miliardi, che si aggiunge a quello già in vigore da inizio anno. Il problema è che lo sgravio contributivo è valido solo per il 2023, poi dovrà essere rinnovato. E il governo ha già detto di volerlo farlo, considerando che l’obiettivo è di tagliare il cuneo di 5 punti entro la fine della legislatura.
Peraltro non è atteso neanche un calo così drastico dell’inflazione che possa giustificare un mancato taglio. Per il 2024, quindi, servirebbero più di 9 miliardi: i quasi 5 già messi a inizio anno a cui aggiungerne altrettanti con il nuovo taglio (di 3,4 miliardi ma che per l’a
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