Il 28 novembre approderà alla Camera il testo della nuova Legge di Bilancio. Previsto un nuovo assetto dei contributi per le famiglie, con nuovi requisiti
27 Novembre 2022 14: 17 La Manovra conosce uno dei suoi snodi decisivi: lunedì 28 novembre approderà alla Camera, sotto forma di un pacchetto di 155 articoli complessivi e un impianto praticamente definito (ne abbiamo parlato qui). Da lì partirà la vera “corsa” della Legge di Bilancio, che dovrà essere eventualmente revisionata e approvata nel giro di un mese, prima che la fair del 2022 materializzi lo spettro dell’esercizio provvisorio di Bilancio.
Tra le varie norme contenute nel provvedimento, oltre alla discussa Opzione Donna (di cui abbiamo parlato qui), spicca anche il rafforzamento dell’assegno unico.
Cosa prevede la nuova norma dell’assegno unico
Nel 2023 per il primo figlio sotto un anno di età è previsto un contributo aggiuntivo del 50% rispetto all’assegno unico universale. Non ci sarà più così il raddoppio da 100 a 200 euro mensile del contributo per le famiglie numerose. Lo stesso incremento vale anche per i nuclei con almeno tre figli, ma entro i 3 anni d’età. Aumenta inoltre di un mese (e fino al sesto anno di età del figlio) il congedo parentale pagato all’80% per le madri lavoratrici. La disposizione, si legge nel documento, si applica “con riferimento alle lavoratrici che cessano il periodo di congedo di maternità di cui al Capo III del decreto legislativ