(Money.it) L’aumento delle zanzare in Italia aumenta i rischi di malattie infettive, tra le quali viene annoverata anche la malaria. Spesso si pensa alla malaria come una malattia infettiva tipica dell’Africa e che in altri Paesi non esiste, ma non è così. A mettere in guardia di fronte a questa ingenuità e l’infettivologo Matteo Bassetti, primario di Malattie Infettive al policlinico San Martino di Genova.
Secondo il medico l’aumento di zanzare aumenta il rischio di malattie infettive gravi come la malaria. Sono proprio queste malattie, come Febbre del Nilo e Lyme trasmessa dalle zecche – legati a doppio filo con il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature – ad aver avuto un incremento in Europa. Nel 2022 i casi registrati di Dengue sono stati almeno 71, tra Spagna e Francia; mentre i casi di West Nile, altra malattia derivata da virus trasmesso dalle zanzare, sono stati 1.133, con 92 morti, di cui più di 700 in Italia.
Da diverse estati è sempre più chiaro che le zanzare non sono solo insetti fastidiosi, ma anche i vettori di malattie infettive e che in Italia ci sono tutte le condizioni affinché queste riescano ad aumentare e diventare pericolose per la salute collettiva. Il boom di casi di malattie infettive trasmesse da zanzare in Italia è una prova di questo e anche un segnale che c’è bisogno di diffondere consapevolezza e gli strumenti adeguati per prevenire il contatto con le zanzare.
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La malaria,
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