Maggiori controlli per i percettori del Reddito di Cittadinanza: occorre avere davvero i requisiti

Di Alessio Perini 4 minuti di lettura
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L’INPS ha annunciato con il Dipartimento di Giustizia una nuova azione antifrode sul Reddito di Cittadinanza per individuare coloro che percepiscono il sussidio pur essendo in carcere.Intanto l’ente previdenziale ha diffuso i dati di consuntivo 2022 contenuti nell’Osservatorio statistico ordinario.

Nuovi assegni dei titolari del reddito di cittadinanza

Per quanto riguarda le attività di antisorveglianza, l’INPS ha sottoscritto un protocollo operativo che consentirà, nel rispetto della normativa privacy, un controllo mensile ed automatico, effettuato attraverso sistemi di interoperabilità e modalità strutturate di scambio dati, dell’eventuale stato di detenzione di una persona . richiedenti reddito di cittadinanza pre-beneficio e beneficiari, che consentirà all’ente di gestire automaticamente la cancellazione e la sostituzione di un servizio usufruito.

Nel 2022 sono state avviate ulteriori modalità per contrastare l’uso improprio dei benefici, sempre attraverso controlli automatizzati che confrontano i dati del beneficiario o del richiedente con i dati di altre amministrazioni o agenzie governative per verificare tutti i requisiti legali.

Inoltre, nel 2023 sono entrati in vigore i nuovi limiti imposti dalla Legge di Bilancio che, tra l’altro, riducono a sette le mensilità del reddito di cittadinanza disponibili per le persone senza disabilità ammissibili al sussidio, prorogandole fino alla fine dell’anno per le fasce più vulnerabili della popolazione. soggetti (core con maggiore e minore). A partire dal 2024, questa misura sarà gradualmente eliminata in attesa di una riforma strutturale, parallelamente all’individuazione di altri strumenti di sostegno per i soggetti più deboli, come il Prestito Unico per Anziani con Disabilità.

RdC: Osservatorio INPS

Lo scorso anno il numero dei percettori del reddito di cittadinanza è aumentato rispetto all’anno precedente, anche se è diminuito rispetto al 2020: nel quadriennio della riserva sociale, il maggior numero di domande si è registrato nel 2019, che ha coinciso con il lancio dello strumento, e poi nel 2021, quando sono stati fatti i primi aggiornamenti. Per quanto riguarda i beneficiari dell’agevolazione, in generale nell’anno le famiglie erano 1,39 milioni, ea dicembre 1,17 milioni, di cui 123mila beneficiari della pensione di cittadinanza.

L’importo mensile medio annuo nel 2022 è stato di 546 euro, l’11% in più rispetto ai 492 euro del 2019. Al contrario, l’importo medio pagato nel solo mese di dicembre è stato di quasi 550 euro, con una differenza assoluta di quasi 290 euro tra l’importo RdC (€ 580) e l’importo PdC (€ 291).
Sempre in relazione a dicembre si registrano 367.000 nuclei familiari con minori, con un importo medio mensile di 679 euro, che va da un minimo di 593 euro per i nuclei composti da due persone, a 739 euro con un minimo di cinque persone. I nuclei familiari con disabilità sono quasi 204.000, in questo caso la media è di 491 euro, con un minimo di 389 euro per le famiglie composte da una sola persona e di 700 euro per le famiglie di cinque persone.

La stragrande maggioranza degli assistiti previdenziali si trova nel Mezzogiorno: in particolare, 1,73 milioni di beneficiari nelle Regioni Meridionali e Insulari, 426.000 nel Nord e 327.000 nel Centro. La regione con il maggior numero di destinatari di RoC/PoC è la Campania (22% dei servizi erogati), seguita da Sicilia (20%), Lazio (10%) e Puglia (9%); oltre il 60% delle famiglie beneficiarie risiede nelle quattro regioni citate.

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