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Da giovane produttore cinematografico a presidente di un’importante squadra di calcio italiana come il Bari: è il percorso professionale di Luigi De Laurentiis, terza generazione della famosa famiglia di produttori. Da anni i tifosi pugliesi sognano il ritorno in Serie A, ma lo scenario è più nebuloso per la famiglia De Laurentiis che si troverebbe a gestire nel massimo campionato due realtà: i biancorossi e il Napoli. Una possibilità negata dalle norme federali. Ma com’è arrivato Luigi ai vertici della vecchia stella del Sud?
Chi è Luigi De Laurentiis
Classe 1979, nato e cresciuto a Roma, Luigi De Laurentiis è il primogenito di Aurelio e il nipote di Luigi, il fratello di Dino. Dal nonno, oltre al nome, eredita anche la passione per il cinema e l’entertainment. De Laurentiis si diploma al liceo classico prima di trasferirsi negli Stati Uniti, a Los Angeles, dove studia produzione cinematografica alla USC e si laurea nel 2003.
Sempre alla University of Southern California ottiene il Master in finanza e marketing cinematografico. Rientrato in Italia, comincia a lavorare per Filmauro come line producer, produttore esecutivo e produttore insieme al padre. È specializzato nella gestione e organizzazione dei set e nello sviluppo integrale dei progetti. Molto attivo sui social, De Laurentiis è papà di due figli, Isabel e Luca, avuti dalla moglie Brooke, la modella americana sposata dopo la fine della relazione con Michelle Hunziker.
Il patrimonio del presidente del Bari
La Filmauro controlla le due società della famiglia De Laurentiis: il Napoli di Aurelio e il Bari di Luigi. Un vero e proprio polo calcistico del Sud, un gruppo che De Laurentiis padre ha stimato per un valore di 2,5 miliardi di euro. La proprietà della capogruppo è familiare, mentre il controllo è indiretto tramite la Cordusio Fiduciaria.
A Luigi e i fratelli Edoardo e Valentina è intestata la nuda proprietà dell’ex quartier generale della Filmauro, la palazzina in via Ventiquattro Maggio a Roma, nei pressi del Quirinale. Da lì la sede storica dell’azienda si è spostata a Piazza Venezia. La famiglia De Laurentiis possiede anche altri 12 immobili a Roma e un’abitazione con terreni (per 50.000 mq) vicino a Orvieto, oltre a decine di auto di lusso tra Ferrari, Porsche e Mercedes per un valore complessivo di quasi 20 milioni di euro.
Ormai Filmauto è una holding che genera introiti dal calcio piuttosto che dal cinema: da film e serie arrivano ricavi per poco più di 6 milioni, mentre il pallone produce 169,19 milioni, ovvero l’89% dell’intera attività. Il business secondario del gruppo sono le case d’asta, la gestione di mense, pub e ristoranti e la produzione di gelati con il marchio Steccolecco: affari che incidono per quasi 15 milioni.
Filmauro ha chiuso il bilancio consolidato al 30 giugno 2022 in perdita per 63 milioni di euro. A pesare di più sulle casse dell’azienda sono proprio il Bari e il Napoli, le due principali società del gruppo.
Il fatturato è calato di circa il 21%, passando da 245,2 a 193,8 milioni di euro. Il valore della produzione, al netto dei proventi rivenienti dagli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, pari ad euro 190.915.498 (euro 241.374.335 nel precedente esercizio), diminuisce anch’esso del 21% circa rispetto al valore del precedente esercizio. Il decremento netto dei proventi (euro 51 milioni circa) è attribuibile, prevalentemente, alle minori plusvalenze realizzate dalla partecipata SSC Napoli S.p.A. e SSC Bari S.p.A. (euro 38 milioni circa) oltre che dai minori proventi, rivenienti sempre dalle medesime partecipate, per i diritti Tv (euro 34 milioni circa).
In aggiunta, Luigi è stato amministratore delegato della Fast Lane Productions, controllata non consolidata nel bilancio Filmauro chiusa nel novembre del 2021. La firm a Los Angeles si occupava di musica e programmi televisivi.
Da quanto tempo gravita nel calcio
L’approdo della famiglia Luigi De Laurentiis a Bari si concretizza il 1° agosto 2018, quando il sindaco Antonio Decaro consegna alla Filmauro il nuovo titolo sportivo di Serie D, concesso dalla FIGC in virtù della tradizione sportiva biancorossa. Il club pugliese, infatti, è reduce da un doppio fallimento: il primo nel marzo del 2014 con 30 milioni di euro di debiti e il secondo nel luglio del 2018 con 12 milioni di debiti.
In passato, Luigi si è occu
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