Potrebbe finire il 2023 con un nuovo nome, ma X (ex Twitter) sta anche concludendo un anno di critiche e azioni legali con ancora più condanne. IL La Commissione europea ha annunciato l’apertura di una procedura formale di infrazione sul funzionamento di X e sulle potenziali violazioni del Digital Services Act (DSA). Thierry Breton, ironicamente il commissario europeo per il mercato interno ha condiviso la notizia su X, descrivendo dettagliatamente la sospetta violazione da parte della piattaforma degli obblighi di trasparenza e di lotta ai contenuti illegali. Si sta indagando anche sul potenziale “design ingannevole” di X.
Nel febbraio 2023, tutti i servizi online operanti nell’UE hanno dovuto dichiarare la propria dimensione per determinare se fossero a Piattaforma online molto ampia (VLOP). Una VLOP è qualsiasi piattaforma con oltre 45 milioni di utenti in tutta l’UE. Qualsiasi azienda designata come a VLOP aveva quattro mesi per conformarsi al DSA. Queste misure includono la creazione di un punto di contatto specifico, la trasparenza nella pubblicità e la moderazione dei contenuti e termini e condizioni chiari e di facile utilizzo. È inoltre necessario identificare e mitigare i rischi quali i contenuti illegali, la violenza di genere e la protezione dei minori. Altre disposizioni logistiche includono il permesso ai ricercatori selezionati di accedere ai dati che informano sui rischi sistemici nell’UE, la condivisione dei dati con la Commissione e l’effettuazione di un audit indipendente ogni anno.
Le azioni della Commissione fanno seguito a un rapporto di valutazione del rischio presentato da X a settembre, a un rapporto sulla trasparenza pubblicato dalla piattaforma a novembre e alle continue preoccupazioni su come X sta gestendo – o maltrattando, del resto – i contenuti sulla guerra tra Israele e Hamas. Breton ha inviato una lettera a Elon Musk sulla responsabilità della piattaforma di moderare i post in linea con la DSA. IL L’Unione Europea ha aperto un’indagine nella gestione di X poco dopo.
In una dichiarazione, bretone ha spiegato che i procedimenti appena annunciati mostrano che “il tempo in cui le grandi piattaforme online si comportano come se fossero ‘troppo grandi per preoccuparsene’ è giunto al termine.” Ha continuato: “Ora disponiamo di regole chiare, obblighi ex ante, forte controllo, rapida applicazione e sanzioni deterrenti e utilizzeremo appieno i nostri strumenti per proteggere i nostri cittadini e le nostre democrazie”. Questo caso segna la prima volta che la Commissione ha avviato un procedimento formale per far rispettare queste normative dell’UE.