Questi gioielli sostenibili sfileranno a Tokyo oggetti e sono stati assemblati con materiali apparentemente di scarto ( ad esempio auricolari, cavi elettrici. tasti abbandonati del computer). Una nuova vita sotto il segno dell’arte per materiali buttati
La creatività italiana incontra il Giappone e lo fa attraverso una giovane designer diventata famosa per i suoi gioielli che lo scorso autunno hanno attirato l’attenzione di tutti gli esperti del settore durante la retrospettiva nei saloni della HacoGallery, un’antica galleria d’arte nel cuore della capitale del Giappone.
Stiamo parlando dell’ormai celebre Ludovica Cirillo, un architetto che attualmente lavora presso lo studio dell’archeostar Kengo Kuma. Diventata famosa “per la sua creatività che aiuta l’ambiente”, Ludovica Cirillo esporrà a marzo 2022, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, durante la settimana del designer italiano, le sue personalissime creazioni.
La giovane designer firma gioielli ecotech realizzati utilizzando materiali inusuali e di riciclo. Le sue creazioni sono considerate delle vere e proprie opere d’arte modernista e futurista. Titolo della collezione ‘Mottainai’, termine giapponese che rimanda all’insegnamento buddista legato allo ‘spreco’ degli oggetti quando non si attribuisce loro il giusto valore. La collezione concepita a Tokyo, infatti miscela in un matrimonio inedito pezzi di riuso tecnologico, materiale tipico del brand e li assembla attraverso le tecniche della tradizione locale giapponese.
La giovane designer Ludovica Cirillo afferma: “Sono felice che l’Istituto Italiano a Tokyo mi abbia coinvolto . Lo considero un riconoscimento del mio impegno nel settore del riuso e dell’artigianato. Del resto sono sempre stata attratta da quello giapponese e cosi’ dopo aver frequentato alcuni corsi ho voluto creare con questa nuova collezione un’ideale ponte tra l’Italia e il Giappone applicando ai pezzi tecnologici di riuso le antiche tecniche del paese dove vivo e lavoro da alcuni anni. In particolare ‘Mottainai’ presenta pezzi artistici che vogliono essere un omaggio ad una tecnica artigianale diversa Dai cavi elettrici assemblati col sistema mizuhiki, ai circuiti del computer realizzati col metodo origami, a pezzi di cd assemblati con il concetto del kintsugi”.