L’obbligo del whistleblowing: nuove prospettive e tutela dei lavoratori

Di Valentina Ambrosetti 4 minuti di lettura
L’obbligo del whistleblowing: nuove prospettive e tutela dei lavoratori

Il “whistleblowing” si riferisce all’atto di segnalare attività illecite, non etiche o scorrette all’interno di un’organizzazione, sia essa pubblica o privata. Il termine è spesso associato a impiegati o insider che decidono di portare alla luce informazioni su pratiche dannose o illegali che avvengono all’interno dell’ente per cui lavorano.

L’obbligo del whistleblowing per le aziende private con più di 50 dipendenti è stato introdotto il 17 dicembre. Ciò significa che queste aziende devono istituire un canale interno dedicato alle segnalazioni anonime e garantire che i whistleblower siano protetti da ritorsioni o discriminazioni.

Le segnalazioni anonime sono considerate valide e devono essere prese in considerazione, a condizione che siano circostanziate in modo adeguato. Ciò significa che devono fornire informazioni dettagliate sulla violazione segnalata, inclusi fatti, prove o testimonianze, se disponibili.

Le modalità

Per quanto riguarda le modalità di segnalazione anonima, le aziende possono offrire diverse opzioni, come una linea telefonica dedicata, un indirizzo email riservato o addirittura un’applicazione specifica. Queste modalità consentono ai whistleblower di inviare le segnalazioni in modo sicuro e riservato.

È importante sottolineare che le segnalazioni anonime sono uno strumento essenziale per contrastare comportamenti illegali o non etici all’interno delle aziende. Questo obbligo di whistleblowing mira a promuovere la trasparenza e la responsabilità, garantendo che le violazioni vengano affrontate adeguatamente e che i whistleblower siano protetti.

In conclusione, il whistleblowing in ambito aziendale si riferisce alla pratica di segnalare in modo anonimo attività illegali o comportamenti non etici all’interno di un’azienda. È obbligatorio per le aziende private con più di 50 dipendenti istituire un sistema di segnalazione anonima e garantire la protezione dei whistleblower.

Approfondimento: caratteristiche Principali del Whistleblowing

  1. Esposizione di illeciti: I whistleblower (coloro che fanno whistleblowing) rivelano informazioni su attività illegali, come frode, corruzione, violazione delle normative, rischi per la salute e la sicurezza, e altri comportamenti non etici.
  2. Canali di segnalazione: Possono segnalare internamente (a superiori o dipartimenti specifici all’interno dell’organizzazione) o esternamente (a media, regolatori, forze dell’ordine o altri enti esterni).
  3. Rischi personali: I whistleblower spesso affrontano rischi significativi, inclusi ritorsioni, discriminazioni sul lavoro, licenziamento, e talvolta anche minacce personali o legali.
  4. Protezioni legali: Molti paesi hanno implementato leggi per proteggere i whistleblower da ritorsioni. Queste leggi possono offrire anonimato, protezioni legali, e in alcuni casi anche incentivi finanziari.
  5. Importanza sociale ed etica: Il whistleblowing è visto come un importante meccanismo di controllo per mantenere la trasparenza e l’integrità nelle organizzazioni e nelle istituzioni governative, contribuendo a prevenire danni e a proteggere l’interesse pubblico.
  6. Controversie: Nonostante la sua importanza per il rilevamento di illeciti, il whistleblowing può essere controverso, specialmente quando coinvolge la divulgazione di informazioni riservate o segrete.

In sintesi, il whistleblowing gioca un ruolo cruciale nel rivelare e prevenire comportamenti dannosi o illegali nelle organizzazioni, ma comporta anche sfide e rischi significativi per coloro che scelgono di parlare.

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