Lo strano caso del guardiano del museo che disegnava occhi ai quadri

Di Valentina Ambrosetti 2 minuti di lettura

La guardia di sicurezza era annoiata dal suo primo giorno di lavoro. Avrebbe dovuto sorvegliare  la mostra, ma ha pensato di ammazzare il tempo in un altro modo. Infatti ha deciso di utilizzare una penna per disegnare occhi ad un volto che non li aveva. Peccato che si trattava del quadro di Anna Leporskaya  posizionato al Centro Eltsin e assicurato per un valore di 1,2 milioni di euro.

Fare la guardia di sicurezza è un lavoro molto pericoloso, ma a volte può essere anche piuttosto noioso. Una noia che ha condotto un uomo di 60 anni che, non sapendo come arrivare alla fine del suo turno ha deciso di ammazzare il tempo in un modo del tutto particolare. In mezza a tanta arte ci può in fondo avere l’ispirazione e così ha deciso di mettersi alla prova. E così mentre stava salvaguardando una collezione di figure senza volto ha deciso di donare gli occhi a quel dipinto.

Il vigilante non ha usato per dare sfogo al suo estro creativo la carta, ma direttamente il dipinto d’arte contemporanea assicurato per 1,2 milioni di euro e appartenente ad una collezione Russia. La guardia di sicurezza però non è stato invasivo, con una penna ha disegnato  sui volti di due delle tre figure del dipinto dei pallini in grado di “dare vista al quadro”.

Il tutto è accaduto durante la mostra “Il mondo come non oggettività. Nascita di una nuova arte”, mostra che l’uomo che lavorava per una società di sicurezza privata doveva controllare. Naturalmente “la guardia artista” ed è stato immediatamente licenziato. Fortunatamente, il danno potrà  essere riparato senza conseguenze.
Inoltre, dopo aver svelato l’autore del delitto, la polizia ha aperto un’indagine penale per vandalismo, che ha comportato una multa di 400 euro e un anno di lavoro forzato. Fortunatamente, Alfa, la compagnia di assicurazioni che ha assicurato il dipinto, pagherà il restauro ad opera di specialisti che cercano di riportarlo al suo antico splendore.

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