Lo scudo verde dell’UE: tutto quello che c’è da sapere sul meccanismo di adeguamento del confine carbonico (CBAM)

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
Europa

Il carbon border adjustment mechanism, o CBAM, è una tassa sul carbonio imposta ai beni importati da paesi al di fuori dell’Unione Europea con regolamentazioni climatiche meno rigorose. Questa misura garantirà che i beni importati tengano conto delle emissioni di CO2 incorporate, promuovendo al contempo l’attività di trasformazione all’interno dell’UE.

Le figure chiave del CBAM e il ruolo fondamentale del dichiarante autorizzato

Nel contesto doganale, diverse figure sono coinvolte nel processo CBAM. Tra queste, l’importatore, il rappresentante doganale e il dichiarante doganale, che dovranno adempiere a una serie di obblighi e presentare la dichiarazione necessaria per l’importazione delle merci nell’UE.

Requisiti per diventare un dichiarante CBAM autorizzato

Per ottenere la qualifica di dichiarante CBAM autorizzato, è necessario presentare una domanda all’autorità competente dello stato membro, contenente una serie di informazioni e documenti che attestino la capacità finanziaria e operativa del richiedente.

Dettagli sulla dichiarazione CBAM e le informazioni richieste

La dichiarazione CBAM deve contenere informazioni dettagliate sul quantitativo totale di merci importate, le emissioni di CO2 incorporate e il numero di certificati CBAM da restituire. Inoltre, è richiesta la presentazione delle relazioni di verifica rilasciate da un verificatore accreditato.

Impatto del CBAM sul commercio internazionale

Le prime stime sull’introduzione del CBAM indicano un calo del 30% delle esportazioni da paesi come la Cina verso l’UE, soprattutto per prodotti come acciaio e alluminio. Alcuni Paesi potrebbero preferire esportare verso destinazioni diverse a causa della complessità dei calcoli e delle informazioni richieste.

In conclusione, il Reg. 956/2023 e il carbon border adjustment mechanism rappresentano un passo importante verso la riduzione delle emissioni di carbonio e la promozione di un commercio più sostenibile. Resta da valutare l’impatto concreto di questa misura sulle economie globali e sulle relazioni commerciali internazionali.

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