Litio: il Cile nazionalizza la produzione, ecco cosa significa per l’industria

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Il Cile nazionalizzerà l’industria del litio. Lo ha annunciato oggi in un discorso televisivo trasmesso a livello nazionale Gabriel Boric, presidente del Paese. Il cambiamento sarà molto importante perché il Cile risulta oggi il secondo più grande produttore del minerale al mondo e con le più grandi riserve a livello globale. L’obiettivo della nazione è quello di rilanciare l’economia e proteggere l’ambiente. “Questa è la migliore possibilità che abbiamo di passare a un’economia sostenibile e sviluppata. Non possiamo permetterci di sprecarla”, ha detto Boric.

In termini pratici, quindi, i giganti del settore che operano nel Paese, come SQM e Albemarle (primo e secondo produttore di litio al mondo), trasferiranno le operazioni a una società pubblica separata. I nuovi contratti sarebbero approvati solo se fossero controllati dallo Stato, ha detto Boric. Per quel che riguarda i contratti in essere, non ci sarà una rescissione, ma lo Stato cercherà una partecipazione statale prima della naturale scadenza. Il contratto di SQM termina nel 2030, mentre quello di Albemarle scade nel 2043.

Albemarle ha affermato che la decisione presa dal governo cileno non avrà alcun impatto materiale sull’attività dell’azienda, che continuerà i colloqui per


© Borsa e Finanza

Leggi l’articolo completo su Borsa e Finanza

Condividi questo articolo
Exit mobile version