(QuiFinanza.it) Dopo l’ampliamento dei margini della pace fiscale e la sanatoria per correggere gli errori formali (qui abbiamo spiegato le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate), prevista da diversi emendamenti al decreto Milleproroghe, arrivano importanti novità anche per quanto riguarda le liti fiscali pendenti, cioè già intraprese.
È prevista la chiusura agevolata anche per questo tipo di controversie col Fisco e, anche in questo caso, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato istruzioni e moduli fondamentali per i contribuenti.
Il modulo dell’Agenzia delle Entrate per le liti fiscali
L’Agenzia ha predisposto il modello e le istruzioni per chi vuole chiudere le pendenze ancora in essere con il Fisco. Le liti fiscali pendenti possono insomma avvalersi di diverse tipologie di chiusura agevolata. La domanda di definizione va presentata entro il 30 giugno 2023 per ciascuna lite autonoma pendente al 1° gennaio 2023 (data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023), in ogni stato e grado del giudizio (compreso quello in Cassazione e anche a seguito di rinvio).
Come spiega la stessa Agenzia, entro lo stesso termine deve essere versato l’intero importo per la definizione o, in alternativa, se è ammesso il pagamento rateale, la prima rata. Con due limiti principali:
- è previsto un massimo di 20 rate tr
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