Lithromanticismo: un termine che deve essere compreso

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Oggi il romanticismo, descritto dai grandi classici del passato, è alquanto sbiadito, ma si fanno strada nuovi concetti e nuovi modi di viverlo.  Nella zona d’ombra tra romanticismo, aromanticismo e alloromanticismo si trova il lithromanticismo, cioè il desiderio che non sia corrisposta e neanche reciproca l’attrazione romantica che proviamo

In altre parole, i lithromantici sono  quelle persone che provano passione e coinvolgimento per qualcuno, ma non vogliono che i loro sentimenti siano reciproci. Ogni sentimento e ogni convinzione meritano rispetto e comprensione, per comprendere davvero cosa si prova a vivere questa emozione occorre partire dall’inizio. Se essere romantici significa essere passionali, sentimentali, languidi e avere un’attrazione “sognante” per qualcuno, allora per comprendere il lithromantico occorre capire che questo soggetto se entra in relazione con l’oggetto dei suoi desideri, se corrisposto non proverà piacere, anzi sarà appagato solo quando sarà ignorato-

Per entrare nello specifico del concetto di lithromanticismo occorre mettersi nei panni di chi  hai fantasticato su qualcuno e, quando finalmente è riuscito a conquistarlo, rimane deluso e non prova altro. I sintomi di questo stato psicologico sono:

  • Non sentire il bisogno di una relazione romantica;
  • Quando si inizia una relazione con qualcuno non ci si sente soddisfatti;
  • Si prova, da impegnati, una continua sensazione di irritazione e si è attratto da personaggi immaginari;
  • Si crede che una relazione romantica monogama non sia l’unica relazione possibile tra due persone;
  • Si è perfettamente al proprio agio con i sentimenti non dichiarati e poco a proprio agio con quelli dichiarati;
  • Si ama l’idea di “amare” qualcuno, ma non si ha il  vero desiderio di agire su questi sentimenti fisicamente o romanticamente.

La verità è che la nostra personalità è molto complessa e merita rispetto, comprensione e non si deve essere schiavi della logica della categorizzazione e degli stereotipi. Chi ha detto che provare attrazione romantica è meglio che non provarla? Occorre accettare la propria identità e orientamento, qualunque esso sia, e difenderlo con coraggio. Nella nostra società è perfettamente “normale” provare attrazione romantica e volere la reciprocità, mentre non voler iniziare una relazione lo è un po’ meno. Ma occorre non forzarsi a fare cose di cui non si è convinti e ledere la propria psicologia.

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