(Money.it) L’Italia è la sorpresa economica europea? Seppure resti ancorata a problemi cronici, come l’alto debito pubblico e la lentezza burocratica e delle riforme, la nostra nazione sta suscitando interesse, soprattutto presso gli osservatori esterni.
L’ultima analisi che abbandona il tono pessimistico sulle sorti dell’economia del Belpaese viene da Bloomberg, dove Lionel Laurent riflette su come l’Italia non possa più essere catalogata come un “basket case”, ovvero come un caso disperato a livello finanziario.
I rischi che questo ottimismo venga offuscato dai problemi e dalle criticità storiche per il nostro Paese ci sono, ma sotto i riflettori stanno emergendo anche segnali positivi interessanti sulla capacità di crescita.
Ecco perché, secondo questa analisi, l’Italia non è più il malato d’Europa: i punti di forza – e di debolezza – della nazione vista dagli altri.
L’Italia che cresce e stupisce: cosa sta funzionando nella nostra economia?
Lionel Laurent fa subito notare che gli ultimi anni hanno visto una felice confluenza in Italia tra sostegno del governo, riforme economiche e piano di spesa per il post-pandemia targato Ue, di cui il nostro Paese è il principale beneficiario, con una crescita potenziale stimata fino al 3,1% del Pil entro il 2030, secondo l’Istituto Jacques Delors.
E l’ondata di consumatori globali che sfidano l’inflazione a sostegno del Sud della zona euro è destinata a rendere il 2023 un anno record per l’industria del turismo, che molto pesa nel Belpaese.
Non solo, gli investitori stanno ora vedendo una stabilità politica. Come sottolinea l’analisi, anche lo stridente spostamento a destra dello scorso anno dal governo di unità di Mario Draghi all’ultraconservatrice Giorgia Meloni non ha scosso la barca economica. Lo spread tra il rendimento obbligazionario italiano e quello tedesco, un tempo indicatore quotidiano dello stress economico italiano, è sceso al minimo da un anno. Anche il rapporto debito/Pil dell’Italia è diminuito, ma rimane elevato intorno al 144%.
L’economia italiana, in sostanza, ha messo in scena un notevole recupero dal Covid-19, superando Germania, Francia, Spagna e la media dell’euro dalla fine del 2019, secondo i dati dell’OCSE. È una ripresa che conta enormemente per l’Occidente, fa notare l’analisi, poiché l’unità europea di fronte alla competizione USA-Cina è una delle principali faglie geopolitiche. La grande domanda è se può evitare di essere soffocata da cattive abitudini politiche e da un più ampio rallentamento economico.
“Per la prima volta da tempo, sembra che l’Italia abbia un piano”, secondo l’economista Gilles Moec di AXA, che afferma che la promessa di riforme strutturali combinata con la ricompensa dei fondi anti-pandemia dell’Ue ha segnato una pausa da decenni di frustrante declino.
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