(Money.it) L’embargo imposto dallo scoppio della guerra in Ucraina ai prodotti della Russia è stato in realtà più volte aggirato, non solo dall’Italia ma dagli stessi Stati Uniti e da altri paesi, solo per poter ottenere il pregiato legno di betulla: una delle industrie russe prebelliche più importanti dopo il petrolio e il gas.
Se in quest’anno l’Italia, così come il resto dell’Ue, ha registrato un aumento dei costi energetici a causa delle sanzioni al gas russo, lo stesso non è accaduto per i costi di questa importante materia prima, o almeno l’industria italiana è riuscita ad assorbire l’impatto, senza provocare gravi ripercussioni sui cittadini.
Sembra, quindi, che l’esplicito divieto dell’Unione Europea di importare questo genere di prodotti dalla Russia, sia stato totalmente aggirato, evidenziando una certa incoerenza in molti paesi occidentali, i quali, pur avendo rinunciato al petrolio e gas russo, non riescono a rinunciare all’import ed export del pregiato legno russo.
È opportuno approfondire la questione cercando di capire le ragioni di tale scelta italiana, attraverso la consultazione dei dati. Di seguito tutto quello che c’è da sapere sul legno russo e l’embargo.
Embargo aggirato per acquistare il legno dalla Russia: i dati
L’Italia ha aggirato l’embargo alla Russia, pur riducendo l’import ed export del pregiato legno russo. Stando all’elaborazione dei dati Istat da parte dell’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), l’anno scorso la nostra penisola ha importato dalla Russia legno e prodotti in legno per un valore di 53 milioni di euro.
Un dato che di per sé cattura l’attenzione ma che è in netto calo rispetto al 2021, quando le importazioni si erano attestate a 125 milioni di euro, registrando quindi un calo di – 72 milioni di euro. Guardando alle esportazioni, la situazione non cambia. Nel 2022 l’Italia ha continuato ad esportare prodotti in legno in Russia e Bielorussia. Solo verso la Russia l’Italia ha registrato 19,974 milioni di euro di esportazioni, attività come ridotta, registrando un calo di -5,375 milioni di euro rispetto al 2021.
Ma l’Italia non è stato l’unico paese ad aver aggirato l’embargo. Altri paesi hanno deciso di continuare a coltivare i propri rapporti commerciali con la Russia, in modo da poter accedere e ottenere il legno russo. Non solo la Bielorussia, spesso condannata dall’Ue per la vicinanza e sostegno alla Russia da
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