L’intelligenza artificiale della Cina: chi sono i competitor di ChatGPT

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) SenseTime è una delle principali società tecnologiche di intelligenza artificiale della Cina, con sede a Hong Kong e uffici in tutto l’Estremo Oriente. Il software provider di IA ha appena lanciato SenseChat, l’algoritmo generativo alternativo a ChatGPT di OpenAI. Dopo la presentazione ufficiale del chatbot insieme ad altri nuovi prodotti basati sull’AI, le azioni di SenseTime sono volate in Borsa, accendendo ancora di più l’interesse degli investitori sull’intelligenza artificiale made in China. Ma di preciso quali sono le aziende cinesi che lavorano a tecnologie in stile ChatGPT?

L’intelligenza artificiale della Cina: i rivali di ChatGPT

ChatGPT è il fenomeno del momento e in Occidente è già apparso Bard, l’esperimento con cui Google ha risposto a Microsoft, supporter di OpenAI. Il fermento è ormai globale e si è diffuso in Cina, spingendo i titoli delle realtà legate all’AI research e convincendo diverse aziende, sia nazionali che locali, ad annunciare una serie di progetti innovativi e altamente competitivi sul mercato.

A Pechino resta da risolvere il nodo della regolamentazione di questa industria tecnologica: secondo il CAC (Cyberspace Administration of China), l’ente regolatore di Internet, i contenuti generati da intelligenza artificiale e machine learning “devono incarnare i valori socialisti fondamentali”. Partendo da SenseTime, sottoposta a sanzioni da parte degli Stati Uniti, ecco le aziende che stanno avanzando nella produzione di piattaforme di intelligenza artificiale che fanno concorrenza a ChatGPT, Bard e DALL·E.

SenseChat di SenseTime

Il 10 aprile SenseTime ha presentato a Shanghai una serie di nuovi prodotti basati sull’intelligenza artificiale, tra cui appunto SenseChat: un chatbot capace di numerose applicazioni pratiche come rispondere a domande, raccontare storie, tradurre testi, scrivere e-mail, costruire contratti e generare codici. L’algoritmo dell’IA sviluppata dall’azienda nell’arco degli ultimi cinque anni si chiama SenseNova e si basa su LLM (Large Language Models), un modello linguistico di grandi dimensioni.

L’aggiornamento è continuo, hanno rivelato il CEO Xu Li e il co-fondatore Wang Xiaogang. Sullo stesso modello si fondano anche un generatore di immagini, una piattaforma per la creazione di avatar digitali e strumenti per il rendering e la modellazione 3D che sono stati ufficializzati l’11 aprile con SenseChat. SenseTime, tuttavia, non ha fornito ulteriori dettagli sui piani di lancio di questi prodotti.

We are thrilled to launch #SenseNova, our foundation model set at our Tech Day event! With SenseNova’s NLP, content generation, automated data annotation and custom model training capabilities, we look forward to unlocking limitless possibilities of #AGI.https://t.co/LUIDmEeB4N pic.twitter.com/y2PQKD7vSj

— SenseTime (@SenseTime_AI) April 10, 2023

Ernie Bot di Baidu

Baidu, gigante della ricerca online e dell’AI, ha svelato il 16 marzo scorso il suo Ernie Bot, attualmente disponibile soltanto per un numero limitato di utenti di prova con la richiesta di un codice di accesso. L’azienda pechinese del motore di ricerca più diffuso in Cina ha l’obiettivo di integrare il chatbot nei sistemi operativi del motore di ricerca, di cloud, elettrodomestici e auto intelligenti.

Per ora, i test condotti sull’algoritmo generativo di Baidu rivelano che ha una buona padronanza del cinese mandarino ed è capace di esprimersi con audio in dialetti diversi. Le funzionalità sono le più diffuse tra gli algoritmi evoluti: compone testi, genera immagini da specifiche richieste, riassume bilanci e produce presentazioni. Ma dall’azienda assicurano che la loro creatura ha una gamma di c


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