Link Campus University e Hybrid Learning Spaces

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura

Il covid non ferma la formazione della Link Campus University nasce infatti Hybrid Learning Spaces 

Il rettore della Link Campus University, Carlo Alberto Giusti afferma: “L’Anno Accademico che stiamo per aprire non è un anno qualsiasi. Raramente una intera comunità, in sintonia con la gente del proprio Paese, è stata più carica di speranze e attese come ora. Durante l”aggressione’ del virus, con le sue drammatiche conseguenze, il nostro Ateneo è stato capace di organizzarsi tempestivamente. Il lockdown non ha interrotto neppure per un giorno la rete della nostra comunità: lezioni, relazioni, confronti, seminari si sono svolti con nuove modalità. Abbiamo affinato strumenti e tecnologie. Precisato procedure e metodologie innovative. Grazie a questo sforzo, oggi la didattica a distanza che abbiamo sperimentato è una nuova, aggiuntiva, risorsa per il futuro, accanto all’essenziale ritorno alle attività qui, in presenza, nel nostro splendido Campus. L’Ateneo, grazie alla sua vocazione innovativa ed inclusiva, ha introdotto un originale modello didattico interattivo, multidisciplinare e collaborativo. A partire dall’Anno Accademico che inauguriamo oggi tutte le aule e tutti i laboratori della Link Campus University diventano degli Hybrid Learning Spaces, nuova frontiera della didattica che il nostro Ateneo ha adottato tra i primi in Italia ed in Europa. Un modello dunque di didattica ibrida, frutto di una specifica ricerca realizzata nell’ultimo anno, che consente ai Docenti di svolgere con efficacia tutte le attività sia con gli allievi presenti in aula che con quelli che fruiscono dei contenuti da remoto”.

Non ci siamo chiusi in noi stessi, aspettando che la tempesta passasse. Abbiamo avuto, invece, il coraggio delle “porte aperte” verso l’Europa, gli Stati Uniti d’America ed il resto del mondo, confermando fortemente la nostra vocazione internazionale. Sono 30 i passaporti diversi presenti tra i nostri studenti. E tra questi, cento ragazzi provenienti da università statunitensi che alternano la loro giornata tra corsi, studio e pratica sportiva ad alto livello”.

 

 

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