Il dato dell’ufficio statistico nazionale britannico ha rivelato che a marzo l’indice dei prezzi al consumo nel Regno Unito ha registrato una crescita dello 0,6% su base mensile, in linea con il dato del mese precedente. Tuttavia, su base annua l’inflazione è leggermente diminuita, passando dal 3,4% al 3,2%.
Analisti sorpresi dalle cifre
Gli analisti si sono mostrati sorpresi dal dato, in quanto le attese erano per un rallentamento maggiore dell’inflazione, attestandosi intorno al 3,1%. I motivi di questa discesa meno marcata potrebbero essere legati al continuo aumento dei prezzi dei beni e dei servizi, nonostante la pressione al ribasso esercitata dalla moderazione dei salari.
Mercato del lavoro in aumento
I dati sul mercato del lavoro, pubblicati recentemente, mostrano un tasso di disoccupazione in crescita al 4,2%, ma anche una forte crescita dei salari annuali al 5,6%. Questo mix di indicatori contrastanti potrebbe indicare una maggiore instabilità economica nel Regno Unito, con un aumento della pressione sui consumi e sulla domanda interna.
Impatto sull’economia britannica
L’inflazione più alta del previsto potrebbe mettere ulteriormente sotto pressione le famiglie britanniche, già alle prese con una fase di stagnazione economica. Un tasso di inflazione più elevato potrebbe infatti erodere il potere d’acquisto dei consumatori e frenare ulteriormente la crescita economica.
È probabile che la Banca d’Inghilterra tenga sotto controllo l’andamento dell’inflazione e dei salari nei prossimi mesi, al fine di adottare eventuali misure correttive per sostenere l’economia. La crescita dei salari potrebbe fornire un impulso alla domanda interna, ma è essenziale monitorare da vicino l’andamento dei prezzi al consumo per prevenire una spirale inflazionistica.