L’industria dei matrimoni in crisi: “Il governo ci ha dimenticato”

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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AGI – Da cento a zero nel giro di un anno: l’agenda delle prenotazioni di una delle più famose sale ricevimenti salentine, quella gestita dalla famiglia Pastore a Gallipoli, nel Salento, è vuota. Lo è a causa della pandemia e, come dicono all’AGI i proprietari, “per una incredibile dimenticanza del governo”. La struttura salentina è una delle tante che in Puglia corroborano un settore che, almeno fino alla comparsa delle crisi sanitaria globale, era in forte ascesa, potendo anche contare su un numero crescente di estimatori nel mondo. Il wedding pugliese, con i suoi 110mila addetti, prima del Covid sviluppava un fatturato complessivo annuo stimato in un miliardo di euro  secondo quanto attesta Assoeventi-Confindustria

“Siamo in ginocchio”

“Siamo letteralmente in ginocchio ma, quel che è peggio, non si sa quando potremo ripartire, al contrario di quanto accade per molti altri settori, da quello balneare alla ristorazione, per i quali vi sono già delle date”, spiegano gli imprenditori Roberto e Paolo Pastore, che nella città salentina, oltre alla sala ricevimenti, gestiscono anche una famosa discoteca. “In dieci anni di attività – spiega Roberto Pastore – abbiamo organizzato più di mille matrimoni, dando lavoro a una cinquantina di persone, senza contare le feste di compleanno, di laurea e tanti altri eventi. Tutte le prenotazioni per il mese di maggio stanno saltando e saranno cancellate probabilmente anche quelle di giugno,

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