Il limite delle 4 persone a tavola nei ristoranti crea ancora dibattito. Il tema sarà proprio al centro di un tavolo tecnico previsto proprio oggi a Palazzo Chigi. Oltre al limite dei commensali a tavola si affronteranno anche altre tematiche relative alle restrizione delle zone bianche.
Dalle Regioni si legge in una nota: “Il tavolo tecnico di cui si legge è dove sarà affrontata la questione relativa al limite di quattro persone al tavolo nei ristoranti segue la richiesta in tal senso inviata dalla conferenza delle Regioni. L’ipotesi del limite di 4 persone al chiuso non è stata proposta ufficialmente alle Regioni e non trova riscontro. Nelle interlocuzioni avvenute si è fatto peraltro presente che, considerato come le decisioni assunte sino ad ora (linee guida in primis) siano sempre state condivise in un clima assolutamente collaborativo e di rispetto istituzionale, ha sorpreso che l’interpretazione del governo sul tema sia avvenuta in maniera autonoma. È doveroso porre fine al caos interpretativo di queste ore, che ha generato ulteriore confusione”
Afferma Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato: “Si tratta in effetti di una misura francamente eccessiva e illogica, per cui auspico che venga cancellata immediatamente per non creare ulteriori difficoltà ai ristoratori già pesantemente penalizzati”.
Inoltre Andrea Costa, sottosegretario al ministero della Salute, nel corso della trasmissione Restart 264 su Cusano Italia Tv afferma: “Su sanità Regioni faticano a dialogare tra loro, necessario sistema digitale uniforme. Sono convinto che il mese d’agosto potrebbe essere il mese perfetto per eliminare la mascherina all’aperto. Ne sono convinto perché dobbiamo dare prospettive ai cittadini, può servire da stimolo verso la ripresa e verso la fiducia per il piano vaccinale. Il ruolo del governo – prosegue Costa – è quello di lavorare al fianco delle Regioni e nel caso affiancarle nei lavori. Il lavoro fatto da Figliuolo è stato ottimo in termini di collegamento. Davanti a un piano vaccinale occorreva garantire i diritti di ogni cittadino a prescindere dal luogo di residenza”.