L’idroelettrico perde mercato: le rinnovabili subiscono uno stop

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
idroelettrico rinnovabili

A fine agosto, a causa del crollo della centrale idroelettrica, le rinnovabili hanno prodotto quasi 11 TWh in otto mesi meno di un anno fa. Nonostante la produzione di fotovoltaico ed eolico sia aumentata di 2,4 TWh, la produzione termoelettrica aumenterà notevolmente: +16 TWh.

Il cambio è necessario immediatamente

Ad agosto 2022 la risorsa ha escluso più di 2 TWh di rinnovabili rispetto allo scorso anno. Con una diminuzione della domanda elettrica del 2% rispetto ad agosto 2021, le energie rinnovabili hanno coperto il 35% della domanda mensile, rispetto a quasi il 42% dello scorso anno.

La diminuzione mensile rispetto ad agosto 2021 della produzione di energia rinnovabile (-19% circa) è dovuta a un forte calo della produzione idraulica (-42,2%) e, in misura molto minore, dell’energia eolica (-15,3%).

Dati per il periodo gennaio-agosto 2022

La quota delle fonti rinnovabili sulla domanda di energia elettrica negli otto mesi del 2022 è stata del 33,2% (esclusa la capacità di pompaggio), mentre l’anno scorso era del 39%.
Per contro, la quota delle fonti rinnovabili nella produzione elettrica nazionale a fine agosto era del 38% (esclusa la capacità di pompaggio), rispetto al 45% dello scorso anno.

Finora le rinnovabili hanno generato circa 71,4 TWh (il minimo dal 2014), quasi 11 TWh in meno rispetto a gennaio e agosto 2021, con una domanda di energia elettrica in aumento del 2% (+4,1 TWh), mentre gli impianti termoelettrici recuperano circa il 14, %, che è quasi 16 TWh in più.
Un aumento della potenza termica che ha compensato la netta diminuzione della produzione idroelettrica causata da una prolungata siccità: a fine agosto era di circa 13 TWh in meno a fronte di un aumento di 2,4 TWh della produzione fotovoltaica + eolica, come si può vedere nel grafico. che evidenzia la piccola e costante crescita della produzione da queste due fonti, anche se non raggiunge i ritmi previsti dagli obiettivi al 2030.

Un chiaro segnale della necessità di accelerare immediatamente gli impianti eolici e solari se non vogliamo metterci più guai.

L’energia idroelettrica ha finora soddisfatto il 9,2% della domanda (questa volta includendo il contributo delle pompe). Anche a fine agosto il contributo del fotovoltaico è stato più elevato: per otto mesi si è attestato al 9,8% (l’anno scorso nel periodo in esame – 9,1%).

L’eolico e il fotovoltaico in generale crescono del 7,4% rispetto allo scorso anno (+10,8% il fotovoltaico e +2,6% l’eolico). L’energia eolica copre il 6,4%, lo stesso di un anno fa.
In termini di contributo percentuale tra loro delle diverse fonti di energia rinnovabile, vediamo che eolico e fotovoltaico rappresentano insieme il 49% di tutte le fonti rinnovabili. Un anno fa l’energia idroelettrica rappresentava il 41,5%, oggi è solo il 29,4%.

Condividi questo articolo
Exit mobile version