Sette ore di confronto e finalmente è stato raggiunto un accordo: utilizzo degli ammortizzatori sociali prima di procedere al licenziamento.
Dopo quasi 7 ore di discussione, governo, sindacati e aziende hanno firmato un accordo che richiedeva alle aziende di utilizzare le agevolazioni del Sostegni Bis prima di procedere con i licenziamenti. Secondo fonti governative, il documento congiunto sarebbe stato firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, dai vertici di Cgil, Cisl e Uil, oltre che da Confcooperative, Cna, Confapi e Confindustria.
L’avviso generale riguardava anche la creazione di un tavolo di monitoraggio a Palazzo Chigi per gestire e tracciare l’eventuale emergenza sociale in relazione al superamento di un blocco dei licenziamento che scade proprio oggi, il 30 giugno. L’ampliamento, deciso dalla cabina di regia, dovrebbe riguardare solo l’industria tessile, calzaturiera e della moda. Nel testo diffuso nella serata di ieri da Palazzo Chigi: “Le parti sociali – si legge nel testo diffuso in serata da Palazzo Chigi – alla luce della soluzione proposta dal Governo sul superamento del blocco dei licenziamenti, si impegnano a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro. Auspicano e si impegnano, sulla base di principi condivisi, ad una pronta e rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all’avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua”.
Dai social e dalle interviste le dichiarazioni degli esponenti di primo piano:
“Con l’accordo di questa sera si rafforza quel dialogo sociale che abbiamo sempre promosso e che consente di avere più strumenti per lavoratori e imprese per gestire le crisi” twitta il ministro del Lavoro Andrea Orlando.
Il segretario della Cgil Maurizio Landini afferma: “Mi sembra un risultato importante, che risponde alla mobilitazione che c’è stata sabato: avevamo detto che uniti avremmo portato avanti l’iniziativa fino al risultato e oggi il risultato c’è, perché dal primo di luglio, oltre al blocco selettivo del tessile, l’impegno è quello di utilizzare prima la cassa ordinaria, gli strumenti, laddove ci fossero problemi organizzativi per ricorrere ai licenziamenti. Questo è un fatto importante – prosegue – perché vuol dire mettere al centro la difesa del lavoro e avviare un processo di confronto, di merito. In questa dichiarazione firmata pochi minuti fa è previsto anche l’impegno, nei prossimi giorni, per avviare il confronto per la riforma degli ammortizzatori sociali, per le politiche attive e per la formazione. L’impegno del governo è anche ad affrontare gli altri temi di riforme fondamentali che devono essere realizzate, perché è necessario che il mondo del lavoro sia coinvolto nei cambiamenti e nelle scelte da fare in questo paese. Oggi è una giornata davvero importane, credo che l’unità delle sigle sindacali abbiano prodotto un risultato non solo per i lavoratori ma per l’intero paese”.
Per il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra : “E’ stato un negoziato intenso che ci ha permesso di migliorare e rafforzare i contenuti del Decreto Sostegni bis e le soluzioni individuate ieri dalla Cabina di Regia del Governo” dice “Abbiamo raggiunto un’intesa articolata. Il Governo ha confermato la volontà di introdurre criteri selettivi nella proroga del blocco dei licenziamenti e nella proroga della Cassa Covid , indicando nel tessile, nella moda e nel calzaturiero i comparti interessati; saranno introdotte 13 settimane aggiuntive di Cassa gratuita per tutte le imprese, sia per le crisi nazionali al Mise sia per le piccole e micro-vertenze regionali e provinciali. Scatta l’obbligo a non licenziare se non dopo aver consumato la nuova dotazione”.